MONTALE — AGLIANA. Sembra che oltre a noi, anche il Difensore civico regionale abbia riscontrato la mancata pubblicazione della figura di un “sostituto provvedimentale” che, nei due comuni di Montale e Agliana non c’è, ovvero non è pubblicato in senso nominativo: pertanto è automaticamente designato dalla legge (F.o.I.A.) nel Segretario generale comunale.
La ratio della legge è chiara: se i Sindaci sono inerti e non provvedono alla nomina, la designazione è automaticamente del Segretario Comunale generale.
Ecco, il paradosso è proprio quì.
Sia a Montale che ad Agliana questa figura del “sostituto” non è mai stata designata e dunque, adesso le sanzioni da comminare per le contestate violazioni alla Trasparenza e al Tuel le dovrebbe fare la Segretaria Generale che dovrebbe valutare anche la sua attività, sottoposta al vaglio dei consiglieri di opposizione e del Comitato antinceneritorista.
Entrambi le hanno contestato – e per questo, sono ricorsi al Prefetto – la grave omissione della trasmissione dei documenti ai commissari delle due commissioni Ambiente congiunte del 18 Gennaio e 27 Settembre scorsi.
Qualcuno dovrebbe auto-comminarsi le sanzioni, essendo dimostrato che il Segretario Generale è il consulente giuridico del comune e a lui (a Montale ed a Agliana è la dottoressa Donatella D’Amico a scavalco) spetta la sorveglianza del rispetto del Tuel (ad Agliana sono tre anni che manca il nuovo regolamento del consiglio) e del freedom of information.
Il massimo esempio di “conflitto di interessi”: nella figura istituzionale che lo dovrebbe contrastare.
Sull’argomento è stata intervistata una esperta linguistica, la dottoressa Catherine Germain che è incaricata quale organismo esterno di valutazione, per il Comune di Agliana ovvero “nucleo di valutazione” dei dirigenti.
La professionista, cade dalle nuvole e si dichiara sbalordita delle vicende rappresentate sul Comune guidato da Mangoni. Lei si ricordava di una Amministrazione impeccabile, corretta e trasparente: non crede alle sue orecchie e si riserva di verificare e rispondere meglio.
La sua funzione di Organismo Indipendente di Valutazione (Oiv) è quella di valutare il personale del comune, ovvero i dirigenti e non il rispetto della legalità.
L’Oiv, supporta l’amministrazione sul piano metodologico e verifica la correttezza dei processi di misurazione, monitoraggio, valutazione e rendicontazione della performance organizzativa e individuale, per proporre al vertice politico (Sindaco) la valutazione dei dirigenti apicali (per esempio: Tiziana Bellini, Donatella D’Amico, Massimo Giorgi).
Insomma sarebbe la professionista esterna che redige la “pagella” ai dirigenti, niente altro.
Ma non è poco, essendo lei propedeutica alla definizione dei premi e conseguenti aumenti di stipendio che ogni anno l’Amministrazione propina ai dirigenti. Tutti indistintamente, perché impeccabili, diligenti e molto produttivi. What else?
Spiace aver scoperto che la professionista incaricata di questa delicata, ma significativa (è così che i dirigenti ricevono i “premi di produzione”) competenza, non sapesse nemmeno che cosa fosse il sostituto provvedimentale, e che a lei, della trasparenza e legalità dell’Amministrazione non gliene interessa!
Dopo l’intervista si è ripromessa di capire la portata delle segnalazioni ricevute e attuarle al seguito dell’espletamento del mandato per il corrente anno.
Noi, come al solito, staremo sulla riva a guardare.
[Alessandro Romiti]
5 thoughts on “trasparenza. CHI CONTROLLA IL CONTROLLORE?”
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