TRASPORTO-DISABILI E LICENZIAMENTI: CHE NE PENSA GAMBETTA VIANNA?

Antonio Gambetta Vianna
Antonio Gambetta Vianna

PISTOIA. Permetteteci di svelarvi un’abitudine di questo quotidiano. Quando vengono trattati argomenti di una certa rilevanza, il direttore dispone che i medesimi siano inviati, per conoscenza e correttezza informativa, anche ai soggetti che potrebbero essere all’oscuro dei fatti: ovviamente soggetti che rappresentano le istituzioni. Dai consiglieri comunali, a quelli regionali, ai deputati e fino alla Magistratura.

Ogni tanto accade, anche in via riservata, che giungano delucidazioni in merito se non pubbliche posizioni che il giornale doverosamente riporta. Onestamente accade poche volte, soprattutto quando si scala le posizioni del potere politico, come a significare che più si è in alto (!), meno si è interessati ai problemi del volgo e del suo territorio. Generalmente è ricorrente la dizione “vedremo di aprire un tavolo” e l’espressione irridente che mi viene in mente si traduce nel pensiero che più si aprono tavoli, più si mangia…

Un caso emblematico di cattivo comportamento ce lo offre la vicenda della cordata capeggiata dalla Mise di Pistoia, che per risparmiare sui trecentomila euro annui di contributo per trasporto disabili, si trova “costretta” a cassare due dipendenti che da decenni lavorano nel settore: Loppa e Bracco.

Viene tranquillamente attuato, alla rovescia, quell’umanesimo del lavoro attraverso il quale l’uomo che è anche Stato, produce e lavora per se stesso ma anche per la comunità, lo Stato, appunto.

È lecito pensare, in questa vicenda, che non solo questo quotidiano ha scritto, ma che, a differenza dei giornali cartacei o della Tv, ha continuato a seguire il caso, in attesa che qualche cenno di “alto spessore” politico potesse giungere – e ci viene in mente ( e non se ne abbia a male) – il consigliere regionale Gambetta Vianna, di collocazione politica attualmente oscura (perché non siamo più in grado di seguire i suoi traslochi), il quale, da pistoiese, avrebbe potuto e, aggiungiamo, dovuto prendere a cuore la questione – e magari farcelo sapere.

Invece, al pari dei suoi colleghi consiglieri che si chiamano Venturi, Benedetti, Morelli ed altri, il silenzio assoluto ha circondato la vicenda di Loppa e Bracco, due sciaguratelli come noi che vivono in una “Pistoia del silenzio” e che, se rimangono al loro posto di lavoro, potrebbero mettere in crisi il sistema della Sanità pistoiese. E questo… non fia mai per carità!

Che poi i trecentomila euro – una miseria, per il servizio ai disabili; una miseria sulla bocca di tanti, troppi mascalzoni che sul male lucrano – rappresentino a occhio e croce neppure gli stipendi di tre figure apicali della nostra sanità territoriale, a pochi viene in mente.

Eppure basterebbe scaricare giù dalle scale questi signori, maestri nel tagliare nelle tasche altrui, e il problema sarebbe sùbito risolto.

Non è un dubbio ma una certezza: quel sottile filo rosso che lega i privilegiati della politica regionale con i privilegiati della sanità pistoiese, è duro a rompersi, ma statene certi, prima o poi si spezzerà per un motivo molto semplice: i soldi sono sempre meno, i servizi sempre più scadenti e la rabbia sempre più montante.

Gambetta Vianna, ci può rispondere? Ci rivolgiamo a lui perché ha il viso di persona per bene e generosa, che non ha mai dimenticato, nemmeno per un istante, la fusione dei Comuni Montani.

Aspettiamo un cenno. Grazie.

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2 thoughts on “TRASPORTO-DISABILI E LICENZIAMENTI: CHE NE PENSA GAMBETTA VIANNA?

  1. Grazie Felice De Matteis, che non si dimentica nemmeno il giorno di befana e ci fa sentire meno soli! Un abbraccio

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