TRASPORTO IN AMBULANZA NEI TEMPI CONGRUI, L’ASL TOSCANA CENTRO RISPONDE A ALBERTO SICHI

Nessuna risposta alle domande rivolte al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani
Una ambulanza

ABETONE CUTIGLIANO. “In merito a questo articolo  l’Azienda Usl precisa che, pur comprendendo il disagio del trasporto riferito, l’intervento sanitario effettuato è stato deciso nell’interesse del paziente in base alle sue condizioni di salute e alla sintomatologia in atto. Inoltre i tempi sono stati congrui, e compatibili con la percorrenza chilometrica (ore 11:27 partenza dell’ambulanza dall’abitazione situata nel comune di Abetone-Cutigliano ore 12:30 l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo). 

L’ospedale di destinazione è di norma sempre deciso in base alla valutazione clinica effettuata del medico della Centrale operativa 118, in questo caso descritta “come suscettibile di ulteriori approfondimenti diagnostici e consulenza specialistica”.

Dalla ricostruzione dell’evento emerge che all’arrivo dei soccorritori al paziente viene inizialmente attribuito un codice verde ma, una volta rilevati i parametri vitali (che risultano nella norma), il persistente dolore addominale (in atto dalla sera precedente) con una situazione clinica in evoluzione critica viene deciso il trasferimento al San Jacopo, ipotizzando anche una emergenza chirurgica.  

Sempre il medico della Centrale riporta: “il paziente presentava una sintomatologia gastro-enterica” e pertanto si decide “per la centralizzazione, in codice giallo verso l’ospedale di Pistoia”.

 Dispiace che il paziente abbia vissuto un’esperienza negativa quando, in realtà, il percorso assistenziale è stato deciso dai sanitari nel suo interesse e per garantirgli un accesso diagnostico-terapeutico (la disponibilità del gastroenterologo, del chirurgo generale e della sala operatoria) il più completo possibile e in relazione al suo stato clinico. L’episodio specifico non deve però mettere in dubbio la funzionalità dei servizi del Presidio integrato ospedale territorio (Piot): una struttura che continua ad essere una realtà sanitaria e di riferimento per gli abitanti della montagna pistoiese e sulla quale sono previsti importanti investimenti per rafforzarla ulteriormente. 

Oggi il Piot garantisce l’intervento in emergenza urgenza  con il medico del 118 supportato anche dal medico internista, è presente anche una sala gessi ed è a disposizione anche l’ambulanza infermieristica (H 12, 7 giorni su 7); ha un’area di degenza (setting medico di 24 posti letto di cui 4 dedicati alla riattivazione cardio-respiratoria), con il day hospital medico e i Day service  medico e quello oncologico per la somministrazione di terapie orali antitumorali; un servizio di Radiodiagnostica per Immagini (radiologia tradizionale, ortopantomografo, Tac senza mdc ed ecografo) e la riabilitazione funzionale (sia per i degenti che per gli esterni) e l’emodialisi.

PIot Pacini di San Marcello

Il Poliambulatorio eroga la gran parte delle visite e delle indagini diagnostiche specialistiche ed è presente anche l’attività endoscopica, di chirurgia ambulatoriale e  quella ortopedica. È presente inoltre anche un ambulatorio per le vaccinazioni.

Sono poi attivi tutti i servizi amministrativi, il punto prelievo e il Cup e un centro donazioni sangue. E’ presente anche l’assistente sociale.

Con l’obiettivo della presa in carico in particolare delle cronicità e dei casi di non autosufficienza, anche nella montagna pistoiese è stato attivato, come in tutti i territori aziendali, l’infermiere di famiglia (7 giorni su 7), oltre al servizio infermieristico domiciliare e all’ambulatorio infermieristico per le medicazioni.

Tutte queste attività sono fortemente integrate:  il personale medico è in stretto contatto e in forte collaborazione con quello infermieristico, intercambiabile nelle varie attività.

Tutte le attività si integrano e si completano con la presenza all’interno del Piot degli ambulatori di medicina generale e della pediatra di libera scelta.

Essendo il territorio montano caratterizzato da un’elevata estensione e bassa densità della popolazione e con numerose frazioni spesso distanti dai centri principali, proprio partendo dalle peculiarità dell’assetto territoriale e dai bisogni della popolazione residente, in maggioranza adulta e anziana è prevista una riorganizzazione dell’assistenza e dei servizi. 

Come annunciato nei mesi scorsi nell’attuale Piot è, infatti, prevista la realizzazione della Casa di comunità: hub collegato funzionalmente ai presidi presenti attualmente nelle varie frazioni e che a loro volta sono collegati tra loro a livello multidisciplinare e multiprofessionale con l’obiettivo di erogare nella montagna pistoiese tutti i servizi necessari a seconda della fascia di età e del bisogno di salute; dall’ambito preventivo  (principalmente con le vaccinazioni e gli screening) alla cura. La nuova Casa di comunità viene finanziata con il Pnrr con uno stanziamento è di 1.272.720,60 €.

Anche il sistema integrato di prenotazione collegato al Cup è oggetto di implementazione: attivo 12 ore al giorno, 5 giorni su 7, è particolarmente utilizzato dalla popolazione sarà sottoposto ad un intervento di efficentamento.

Un ulteriore finanziamento, dal Pnc, è invece finalizzato alla messa in sicurezza statica del Piot e prevede lo stanziamento della somma complessiva di 1.026.000 €.

Nel corso dei lavori di riqualificazione, verrà ristrutturata anche tutta l’area della radiodiagnostica, dove troverà collocazione anche la nuova Tc di prossima acquisizione”.

[asl toscana centro]
Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento