treni & gallerie. A SERRAVALLE TREMA TUTTO, MA I PROBLEMI DEI “CITTADINI DI BUON SENSO” LI RISOLVE LA DEBORAH CON LA SUA CENSURA A DISCREZIONE E PIACERE

È una professoressa nata, anche lei. Spesso e volentieri le donne fanno le professoresse, anche se non lo sono. Anzi: se non lo sono, le fanno meglio; e perfino quando vanno a colloquio dai professori dei loro figli

 

Sono già due volte che la Debborah interviene e ora chiede di non essere distratta dal lavoro. Ha troppo da fare. Fa bene, però anche lei – ci scusi – si occupa di cazzate…

 

PUR SE IL TREN FA TREMARE LA MONTAGNA

LA DEBORAH È TRANQUILLA E NON SI LAGNA

LA SU’ CASA VA GIÙ, MA SE NE FREGA:

A LEI GLIELA RIFANNO E NUN HA BEGA!


 

Oh, dai treni mi guardi Iddio, che alla censura ci penso io!

 

NON TANTO tempo da perdere, ma un briciolo sì. Serravalle – Cittadini di buonsenso è, come tutti sanno, un sito facebook che segue le cose della Rocca cara a Castruccio.

AmministratorA/censorA è la Deborah Del Cortona, politicamente corretta e che sente il dovere di dare buoni consigli anche agli altri. Lo fa, poi, cancellando quello che non gli garba: a piacere e capriccio – ovviamente.

È una professoressa nata, anche lei. Spesso e volentieri le donne fanno le professoresse, anche se non lo sono. Anzi: se non lo sono, le fanno meglio; e perfino quando vanno a colloquio dai professori dei loro figli.

Questo anche grazie a dei presidi, politicamente corretti, che sono la massa critica della mucillagine filogovernativa di sinistra, non di rado della stessa levatura culturale della Fedeli o – meglio ancora – della Lucia Azzolina, la cugina meridionale di Moana Pozzi, che richiama vagamente con le sue linee facciali.

Sono già due volte che la Debborah interviene e ora chiede di non essere distratta dal lavoro. Ha troppo da fare. Fa bene, però anche lei – ci scusi – si occupa di cazzate.

Ha la casa – ci dicono – mezza lesionata dal buco ferroviario di Serravalle, ma pensa a far censura di opinioni.

Le abbiamo, perciò, dedicato questo sonetto satirico anche perché qualcuno ci ha detto che, delle crepe della sua casa, la Debborah non crepa proprio: tanto lei avrebbe avuto assicurazione dalle ferrovie che la sua abitazione le sarà ricostruita e restituita “più grande e più bella che pria”:

LASCIATEMI LAVORARE!

Quando le donne son troppo ’mpegnate,
è meglio ’un le toccà, sennò si girano
di colpo, e va a finire che ti tirano
tre o quattro morsi e due o tre piedate.

«E c’ho da lavorà, nun mi scocciate!
Nun c’ho tempo e le cose che ’un m’ispirano
le scancello di colpo, se traspirano
offese denigranti e in più sfacciate.

O Debborah, ma ’un c’hai altro da fare?
Con la casa che c’hai, ch’è tutt’un danno,
perdi anche il tempo a stare a scancellare?

S’aprono crepe su ogni muro e vanno…
’un ti convien più starla a puntellare?
«No, me ne frego. A me me la rifanno!»

Nel famosissimo Sculacciabuchi da San Rocco c’è un proverbio che indica, con grande chiarezza, questo certo modo di comportarsi.

Se il proverbio ufficiale italiano dice arrosto che non ti tocchi, lascia che bruci, quello più adatto ai problemi Serravalle/treno (compresi i Cittadini di buon senso) è quello politicamente scorrettissimo sculacciabuchiano che dice: fuori del mio culo è fallo.

Piero Lunardi

Meno male la Debborah non passò con la lista Lunardi! Sennò, sai che sagagnamento di maroni, con le sue censure politicamente corrette, anche per il maresciallo con il Comune che va a fuoco?

Eh, Piero? Che ne dici?

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Delitto di satira, treni e buchi sotto la casa della Debborah

Citazione esatta

O l’altro detto ritirare in ballo
che fa: «fuor del mio culo è sempre fallo».


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