“TREVISO E PISTOIA: LA GUERRA VICINA E LA GUERRA LONTANA“

La fuga dopo Caporetto
La fuga dopo Caporetto

PISTOIA. Giovedì 12 novembre alle 17 la sala conferenze di Palazzo De’ Rossi, in via De’ Rossi 26, ospiterà il convegno Treviso e Pistoia: la guerra vicina e la guerra lontana, che approfondirà le condizioni dei profughi, in gran parte trevigiani, rifugiatisi a Pistoia in seguito alla battaglia di Caporetto.

Dopo il saluto del sindaco Samuele Bertinelli, delle autorità presenti e del presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia Ivano Paci, interverranno Roberto Barontini, presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia, e Daniele Ceschin, docente dell’Università di Venezia. Saranno presenti anche l’assessore alla cultura e una delegazione del Comune di Treviso.

L’evento, organizzato dal Comune di Pistoia in collaborazione con il Cudir (comitato unitario per la difesa delle istituzioni repubblicane), l’Istituto storico della Resistenza e la Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia, rappresenta l’appuntamento conclusivo dell’anno dedicato alla commemorazione della Prima guerra mondiale.

Dopo la disfatta di Caporetto furono moltissimi i profughi civili in fuga dai territori veneti e friulani invasi dall’esercito austro-tedesco. Gli austriaci decisero di risparmiare le persone più innocue e i contadini, ma di scacciare senza pietà operai e intellettuali, più vicini alla politica.

È stimato che in più di 134mila scapparono da Udine, in 31.500 da Belluno e in 44.900 da Treviso. I trevigiani, per la maggior parte, cercarono rifugio a Pistoia: la città, infatti, si dichiarò immediatamente disponibile a ospitare le popolazioni in fuga.

Proprio grazie a questa vicenda Pistoia e Treviso sono gemellate: a sancire l’amicizia tra le due città, a Pistoia esiste largo Treviso mentre a Treviso si trova piazzale Pistoia.

Nel corso dell’evento saranno presentati e proiettati documenti rari e inediti che raccontano le eccezionali caratteristiche dell’ospitalità offerta da Pistoia ai rifugiati, arrivati in città in condizioni di estremo disagio, oltre al materiale che testimonia lo scambio epistolare tra le amministrazioni di Treviso e Belluno con il Comune di Pistoia.

Saranno ricordate anche le sedi, nel centro storico di Pistoia, dove si stabilirono il consiglio comunale di Treviso e la prefettura di Belluno. Una targa sarà apposta a ricordo degli eventi nei luoghi che hanno ospitato tali istituzioni.

[comune pistoia]

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