PISTOIA. In attesa della presentazione del prossimo numero di Storialocale. Quaderni pistoiesi di cultura moderna e contemporanea, il periodico promosso e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, si segnala, nell’ultimo numero della rivista, il 22, un inedito contributo di Roberto Carocci su Virgilio Gozzoli: storia e memoria di un anarchico pistoiese (1886-1964).
Un anarchico poliedrico, poeta, esule e sammarchino di cui abbiamo pubblicato qualche sonetto (qui e qui). Viene così consolida la ricerca storiografica relativa al ricco cosmo dell’anarchismo pistoiese, che già nel numero 16 di Storialocale aveva trovato un importante approfondimento con l’intervento di Roberto Daghini: I seguaci di Giuseppe Manzini [padre della nota scrittrice Gianna]. Appunti di storia anarchica pistoiese (1883-1991).
L’aneddotica locale riporta che la bandiera anarchica sventolasse sul campanile del Duomo, a liberazione avvenuta, a dimostrazione della presenza tutt’altro che marginale, in città, di quanti si richiamavano, in forme diverse, al particolare movimento filosofico/politico libertario.
Sempre nel numero 22 di Storialocale sono da segnalare la recensione degli Atti del Convegno di Studi del 2010, Identità cittadina e coscienza nazionale, celebrativo del centocinquantenario dell’Unità nazionale e quella del volume Cosimo Trinci. Agricoltore Sperimentato.
Quest’ultima pubblicazione analizza e trascrive il trattato del mai abbastanza onorato fattore pistoiese, edito nel 1726 a Lucca, fuori quindi dai confini del Granducato, e diffuso al punto da essere posseduto dal presidente degli Stati Uniti d’America Tomas Jefferson.
Ristampata a Rovereto, Venezia, Milano e Napoli, l’opera del Trinci, dimenticata in patria e oggi finalmente riscoperta e rivalutata, ebbe ampia diffusione nei circuiti illuministici dell’epoca.
Ma secondo voi Jefferson avrebbe comprato anche il libro di Chiti «Nostalgia del domani. Un diario a due voci» di Vannino Chiti e del suo figliolo?