Una rapida verifica fatta con alcuni testimoni ci permette di ricostruire l’episodio dell’aggressione in via Salcetana. Non c’ha preso Massimo Donati ma neppure il sindaco Benesperi che notoriamente viaggia a corrente alternata

AGLIANA. La vicenda è ben ricostruibile grazie alle più corrette testimonianze di alcuni passanti e presenti che hanno visto l’aggressore in azione, anche armato di un coltellaccio da cucina.
Si tratterebbe di una vicenda che vede come protagonisti una “libera professionista”, alcuni giovani (m, per la loro nazionalità): scusate questa pudicizia terminologica, ma il pm scout Curreli legge il giornale ogni giorno e se non siamo propri nel linguaggio più politicamente corretto, anzi correttissimo, ci aprirà subito un fascicolo. Lui, infatti, di immigrati e clandestini se ne occupa assai e dunque è sensibile alle discriminazioni, anche semantiche.
I ragazzi m. intervengono casualmente, passando, all’una e trenta di notte, per liberare la signora che chiedeva aiuto, dopo che si era appartata in auto con l’aggressore di nazionalità p., che poi risulterà anche armato di coltello.

I quattro ragazzi m., passavano a piedi in compagnia di una ragazza loro conoscente e hanno soccorso la signora aggredita, che urlava spaventata trovandosi all’interno della sua autovettura con l’aggressore pervaso da bollenti spiriti.
Dunque, per liberarla, i ragazzi hanno usato un mattone per rompere il vetro lato guida e così sono riusciti a liberare la sfortunata “professionista”, mettendola al sicuro, all’interno della sala vlt Macao.
Mentre il personale della sala, si occupava della prime cure alla donna, anche picchiata per la sua pretesa di ottenere il pagamento alle attività richieste in supplemento, l’aggressore p. affrontava il gruppo dei quattro con un coltello da cucina brandendolo in piena corsa, ma fortunatamente incapace di controllarsi.
I quattro giovani lo hanno reso innocuo malmenandolo e usando, per difendersi, anche la bicicletta lì parcheggiata con la quale hanno respinto l’aggressore colpendolo con un lancio. Questo probabilmente era anche alterato da stupefacenti, vista la sua potenza fisica nell’atto aggressivo. La difesa dei quattro m. è stata decisiva e lo ha fatto mettere in fuga, costringendolo ad allontanarsi attraversando la via provinciale.
Nessun ferito grave, fortunatamente, solo qualche contusione ai protagonisti tutti, aggressore e aggrediti, insieme alla signora che – possiamo credere – ha passato davvero un brutto quarto d’ora.

Quindi, il campo raffigurato nell’immagine su “Il Tirreno”, non è il luogo del crimine, che è invece il parcheggio che si vede in questa immagine a fianco; e la violenza non è avvenuta al suolo, ma in auto.
Da commentare in fine lo struggente appello su Fb del sindaco Benesperi, che dice che non bisogna mai abbassare la guardia, davanti a fenomeni di violenza, in qualsiasi contesto si verifichino: salvo che a farli non sia il suo assessore Ciottoli di fronte a lui, rimasto indifferente, all’interno del palazzo comunale e nei confronti di un cittadino-giornalista.
O quando lo stesso assessore squadristello aggredisce un collega con un cazzotto: allora sì, “Viulenzaaaaaa…” alla Abatantuono.
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]
Il direttore commenta…
Ma il professionismo sessuale, ad Agliana, non era stato eradicato dalle missioni serali del sostituto Claudio Curreli, che si preoccupava della redenzione delle “cattive signorine” di gozzaniana memoria…?
e.b.