tumori. SAN JACOPO, NELL’ANNO DELLA PANDEMIA OPERATI 1.351 PAZIENTI

Michelagnoli: “E guardando al futuro per recuperare i ritardi abbiamo già pronto un piano”

Leandro Barontini, la coordinatrice della sala operatoria Tania Fioravanti, Di Renzo, Giannessi e Salvadori nei giorni immediatamente precedenti l’avvento della pandemia

PISTOIA. Nonostante le oggettive condizioni di difficoltà in questo anno di pandemia l’attività chirurgia al San Jacopo è andata avanti. Indisponibilità di reparti perché trasformati per accogliere i malati di Covid, sale operatorie adibite a terapie intensive e anestesisti impegnati a seguire i pazienti non hanno fermato completamente gli interventi chirurgici all’ospedale San Jacopo. Soprattutto quelli oncologici.

Da marzo 2020 ad aprile di quest’anno i pazienti con patologia tumorale operati sono stati 1.351: 777 interventi, alcuni dei quali anche con comportamento incerto, sono stati effettuati nel blocco operatorio del San Jacopo e altri 574 in service presso le strutture che collaborano con l’Azienda in forma convenzionata e una quota rilevante di questi, 174, nel presidio ospedaliero di Pescia e 40 nel presidio ospedaliero di Borgo San Lorenzo.

“L’attività si è svolta anche con intere équipe chirurgiche che si sono spostate in altri territori dell’Azienda (da Pistoia a Firenze al Mugello) dove i pazienti sono stati trattati dagli stessi professionisti che li avevano in carico a Pistoia. Mi preme però fare menzione della grande collaborazione che abbiamo trovato da parte dei colleghi e del personale infermieristico, nelle strutture in cui siamo stati accolti: questo ha certamente contribuito alla eccellente riuscita di questa esperienza!

In questo anno i chirurghi hanno anche supportato i colleghi dell’area medica nei turni e gli anestesisti nell’assistenza ai pazienti in rianimazione. Siamo consapevoli che tanti malati stanno ancora facendo i conti con l’ansia e che molti avrebbero bisogno dell’intervento anche solo per migliorare la loro condizione di vita ma, in questa fase, chi realmente aveva bisogno non è rimasto indietro”, spiega il dottor Sandro Giannessi, direttore dell’area chirurgica aziendale e della chirurgia generale dell’Ospedale di Pistoia.

Cuore organizzativo della chirurgia è il Servizio Accoglienza Percorso Operatorio, di cui è responsabile la coordinatrice infermieristica del setting chirurgico Cristina Salvadori che aggiunge: “nella programmazione abbiamo ovviamente tenuto conto delle indicazioni cliniche e gli interventi oncologici hanno riguardato tutte le specialistiche: ginecologia, senologia, chirurgia generale, urologia, otorino, dermatologia ma anche algologia, endoscopia digestiva e radiologia interventistica.

Purtroppo la riduzione dei ricoveri per gli interventi programmati c’è stata ma abbiamo cercato di rispondere a tutti i pazienti in lista che ci hanno chiamato e, devo dire, che molti hanno compreso che le ragioni dei ritardi erano e sono ancora da ricercare negli effetti negativi prodotti dal Covid-19”.

Nel 2019 l’ospedale San Jacopo aveva registrato un aumento degli interventi chirurgici, in tutele discipline, e un calo del 30% della lista d’attesa registrando il miglior dato a livello aziendale. Gli interventi complessivi effettuati erano stati 5083 contro i 3946 del 2018: all’inizio del 2019 i pazienti in lista d’attesa erano 3182 alla fine dello stesso anno 2.155 con una riduzione di oltre 1000 casi.

“La chirurgia del San Jacopo all’inizio del 2020 —sottolinea la dottoressa Lucilla Di Renzo, Direttore sanitario del presidio — si preparava, dunque ad affrontare l’anno per mantenere e migliorare ulteriormente il trend positivo che aveva avviato con l’applicazione della delibera regionale mettendo in atto azioni volte ad aumentare la produzione utilizzando al meglio le risorse interne a disposizione (sale operatorie, posti letto, spazi ambulatoriali, tecnologie, personale, ecc.). Purtroppo è arrivata la Pandemia”.

Dichiara Stefano Michelagnoli, Direttore del Dipartimento delle Specialistiche Chirurgiche: “al momento è ancora difficile guardare al futuro con ottimismo tuttavia abbiamo già pronto un piano di recupero da attivare con la ripartenza e già svolto con successo e che prevederà di assegnare specifici progetti di abbattimento delle liste d’attesa ad ogni presidio ospedaliero: tale impostazione prima dell’avvento del Covid19 aveva determinato un incremento degli interventi praticamente in tutti i nostri ospedali”.

[asl toscana centro]

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