«TURISMO, NECESSARIO PIANO DI SVILUPPO TRA PUBBLICO E PRIVATO»

Confesercenti
Confesercenti

PISTOIA. In seguito agli incontri convocati dall’assessore Tina Nuti a San Marcello e Quarrata sulla legge di riordino delle funzioni provinciali in tema di turismo, Confesercenti ritiene di intervenire sulle deleghe a Montagna e Piana.

A nostro parere è indispensabile un piano di sviluppo. L’accoglienza e l’informazione sono infatti di competenza dei Comuni, che possono comunque anche dare linee d’indirizzo a Toscana Promozione.

Il rapporto con il Comune di Pistoia per definire un piano di sviluppo e le conseguenti deleghe è importante perché è il modo di coinvolgere la pianura sui problemi che vive la Montagna e sulle sue potenzialità di sviluppo. Ma anche le risorse culturali e turistiche di Pistoia devono essere considerate nell’ottica di una positiva ricaduta sulla Montagna.

L’unità dei Comuni e delle associazioni economiche è ineludibile. La scelta strategica di un comprensorio dell’Appennino Tosco/Emiliano (e Confesercenti ha recentemente organizzato incontri proprio su questo argomento) è la stella polare, insieme alla valorizzazione del territorio e delle sue risorse, compreso l’Eco Museo, che può diventare una grande forza.

L’altra grande priorità è aiutare la riqualificazione delle imprese, a iniziare da quelle alberghiere, pubblici esercizi, attività commerciali, agriturismo, in primo luogo con una linea di credito agevolata. Inoltre, è doverosa da parte delle istituzioni una politica di riduzione della fiscalità locale, a condizione che si investa nella riqualificazione.

Tina Nuti
Tina Nuti

Nell’immediato sono poi fondamentali le azioni di promozione, informazione e accoglienza, ricorrendo a servizi innovativi e moderne tecnologie attraverso nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato. Deve essere costruito un equilibrio tra tutti i soggetti: istituzioni, imprese, Parco, Eco Museo e Dynamo Camp.

I rapporti tra istituzioni e Dynamo non sono improntati oggi sulla collaborazione: noi riteniamo invece che alla guerra sia preferibile il dialogo, la ricerca dell’interesse comune, le compatibilità. È un errore, da una parte, avere una visione a senso unico, tipica di strutture forti e industriali che in legittimi progetti di espansione non tengano conto del tessuto economico e sociale dei territori.

È altrettanto sbagliato considerare queste forti realtà quasi come degli intrusi, non capaci di produrre benefici per tutti. Dynamo da sola non è grado di far crescere tutta la Montagna, pensando che possa diventare una social valley con un indotto ancora indefinito. Ma la Montagna che prescinde dalla Dynamo rinuncia a una forza importante per la sua crescita. È necessaria un’apertura reciproca.

Anche per la Piana è importante l’unione e la condivisione dei Comuni che ne fanno parte. Insieme possono creare gli indirizzi per il Comune di Pistoia perché hanno la conoscenza delle potenzialità del loro territorio, con la grande risorsa del Montalbano, che dovrebbe rappresentare il “Central Park” dell’area metropolitana.

Lo stresso progetto “Da Leonardo a Pinocchio” – esempio di promozione unica di tutti i comuni che si trovano tra Vinci a Pescia – può essere un punto di collegamento Piana/Montalbano/Valdinievole. La crescita, infatti, sarà possibile solo se si supera il concetto di autosufficienza, ritenendo che ognuno possa fare per proprio conto.

[confesercenti pistoia]

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