PISTOIA. Signore sbigottite, stupefatte. Sono quelle che abbiamo trovato, oggi pomeriggio, 30 dicembre, di fronte alle porte chiuse dell’Ufficio postale centrale di via Roma.
“Il cartello apposto sulla porta – si lamenta una delle presenti – dice che nei pomeriggi del 24 e 31 dicembre l’ufficio sarebbe rimasto chiuso. Ma oggi è 30 dicembre e con le scadenze che incombono sono davvero scherzi di pessimo gusto”.
“Deve essere successo qualcosa di straordinario – aggiunge un uomo costretto a constatare il disservizio -, perché altrimenti è difficilmente spiegabile, in un Paese normale. Sono una persona informata e mi sono mosso apposta da casa proprio per effettuare alcune commissioni postali. Certo, anche alcune tabaccherie effettuano i medesimi servizi, ma hanno costi aggiuntivi e oltre le tasse, che pago regolarmente, perché pagare una gabella per pagare una gabella”?
Altri, che sopraggiungono mentre si è formato un piccolo capannello di persone, vanno via consolandosi, amaramente, che è una cosa che non può che succedere in un paese come questo. Con la p minuscola, naturalmente.