Dopo trecento anni, l’opera di Raffaello torna nella città dove fu custodita per quasi due secoli

PESCIA. Ieri mattina presso l’Opificio delle Pietre Dure è stato presentato ufficialmente il progetto con Gallerie degli Uffizi, Fondazione Caript, Diocesi di Pescia, Comune di Pescia, Regione Toscana.
L’importante pala d’altare di Raffaello, la Madonna del Baldacchino, si prepara a tornare a Pescia, la città dove si trovava fino alla fine del Seicento.
Per tre mesi, dal 29 aprile al 30 luglio 2023, l’opera sarà esposta nella Cattedrale di Pescia, dove dialogherà con la copia commissionata al pittore fiorentino Pier Dandini, alla fine del Seicento, per sostituirla al momento del suo ritorno a Firenze.
L’Opificio delle Pietre Dure ha stabilito che l’opera sta bene, può essere spostata a Pescia ed essere esposta in Duomo senza problemi ed ha avuto solo bisogno di un leggerissimo intervento di consolidamento nella porzione più alta del supporto ligneo.
[diocesi di pescia]