MI RIALLACCIO a quanto ho scritto ieri mattina e proseguo lungo la narrazione di questo stato di merda che ogni giorno ci riserva continue sorprese – ovviamente in senso negativo, altrimenti che gusto ci sarebbe?
Ieri parlavo di guerra futura grazie all’Europa delle nazioni e della pace. Qualche ora dopo, uscendo a fare la spesa alla Coop di Agliana, ho avuto la conferma della maturazione del popolo italiano grazie al politically correct della sinistra piddina ben-pensante, ben-vestita, ben-estante (e, soprattutto, ben zonà che, in ebraico, come ho già scritto decine di volte, significa «fijo de ’na mignotta»).
Sono le 12:30 circa e io sto in fila alla cassa. Prima di me due signori: quello che sta uscendo, mezza età, è con una donna dai capelli più o meno bianchi. Sta parlando con quello che mi precede che, fra l’altro, è un cassiere, in borghese, della Coop stessa.
Si salutano – evidentemente si conoscono – e il primo se ne va. Il cassiere della Coop in borghese finisce la sua spesa davanti a me ed esce. Resto io in fila e la cassiera – mi sembra della cassa 5 – inizia a battere i miei acquisti. Altri mi seguono in coda.
Improvvisamente il primo cliente, che è tornato indietro, si accosta alle spalle della cassiera e le mostra la strisciata dello scontrino. Inizia a parlare concitato. La protesta è chiara: «C’è una battuta di 5 centesimi di € in più», cazzo!
La cassiera, confusa, non può, sul momento, controllare perché sta passando i miei acquisti. Prega il cliente, eccitato, con gli occhi sburlati e arrabbiato come una iena, di attendere. Gli spiega che, terminate le operazioni del mio conto, ripasserà, voce per voce, il suo: ma l’altro è letteralmente fuori di sé. Esclama: «Cinque centesimi di qua, cinque di là, a sera avete fatto uno stipendio!».
Per calmarlo, la cassiera mi chiede se ho 5 centesimi di € da prestarle, che poi si accomoderà con me: ma io pago con bancomat e ho solo 3 centesimi. L’energumeno non vuole perdere altro tempo e se ne va incazzato come era venuto. Restiamo tutti senza parole. La guerra dei Balcani non è nulla, rispetto a questa scena.
Garantisco: non è un’invenzione come il video fake di Renzi che, se pure non è vero, è comunque assai verosimile secondo le regole del vero storico e vero poetico di Manzoni.
In fila restiamo tutti male. Ed è successo tutto per 5 centesimi di €. Se ci fosse stato un errore di 5 €, cosa sarebbe successo? L’avventore avrebbe tirato fuori un fucile a pompa e avrebbe fatto una carneficina alla Coop come accade quasi ogni giorno in America nelle scuole e nei supermercati?
Sono questi i valori nati dalla seconda repubblica voluta da Di Pietro con le sue mani pulite e innaffiata da cattolici e comunisti-postidustriali? Come posso non dire che questo è uno stato di merda, se, per esempio, a Roma, gli autisti dell’Atac vengono pestati e aggrediti dalle baby-gang e nessuno fa nulla?
È questa la repubblica dei post-comunisti? Sì, credo: è questo casino in cui gli asini, i somari, i delinquenti, i ladri guidano senza patente la nave dello stato con la competenza di uno Schettino al Giglio. È lo stato delle mer[d]endine e delle bevande zuccherate.
Preparàtevi, popolo. Le prime avvisaglie ci sono. Il bello, che ha da venire, certo non tarderà.
Parola del Signore.
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Al peggio non c’è mai fine