ULTIMA SETTIMANA PER “BURRI E PISTOIA”

Alberto Burri in azione durante una combustione plastica 1976  Foto di Aurelio Amendola Collezione Fondazione Caript
Alberto Burri in azione durante una combustione plastica, 1976. Foto di Aurelio Amendola, Collezione Fondazione Caript

PISTOIA. Allestita a Palazzo Sozzifanti per celebrare i cento anni dalla nascita del grande artista umbro, l’esposizione è anche emblema dell’amichevole rapporto che Burri ebbe con la città di Pistoia.

Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia è stata curata da Bruno Corà e ha proposto opere della Collezione Gori, della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello e fotografie di Aurelio Amendola.

Molto apprezzate dal pubblico le visite guidate curate da Artemisia Associazione Culturale. Il percorso “Per parlare di Burri a Pistoia” ha analizzato le opere dell’artista e il rapporto di amicizia che lo legava al fotografo Aurelio Amendola; mentre per i bambini dai 6 anni in su è stata ideata la visita “Iuta, plastica, catrame… I materiali della pittura di Alberto Burri”, con lo scopo di avvicinarli all’arte e alla fotografia nel corso di un’esperienza alla scoperta dei materiali utilizzati dall’artista per realizzare le sue opere.

«L’interesse di Burri per la materia si radicalizza col tempo. Passa dalla pittura a mescolare i catrami con le colle, la pietra pomice col Vinavil. La pittura non è più metafora di qualcosa del reale – spiega Bruno Corà – diventa materia, senza mediazione, diventa cioè il Reale».

L’esposizione è stata visitata anche da personalità internazionali come Sergej Androsov, direttore del Dipartimento per l’Arte Occidentale dell’Ermitage di San Pietroburgo.

[delos]

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