PISTOIA. Allestita a Palazzo Sozzifanti per celebrare i cento anni dalla nascita del grande artista umbro, l’esposizione è anche emblema dell’amichevole rapporto che Burri ebbe con la città di Pistoia.
Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia è stata curata da Bruno Corà e ha proposto opere della Collezione Gori, della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello e fotografie di Aurelio Amendola.
Molto apprezzate dal pubblico le visite guidate curate da Artemisia Associazione Culturale. Il percorso “Per parlare di Burri a Pistoia” ha analizzato le opere dell’artista e il rapporto di amicizia che lo legava al fotografo Aurelio Amendola; mentre per i bambini dai 6 anni in su è stata ideata la visita “Iuta, plastica, catrame… I materiali della pittura di Alberto Burri”, con lo scopo di avvicinarli all’arte e alla fotografia nel corso di un’esperienza alla scoperta dei materiali utilizzati dall’artista per realizzare le sue opere.
«L’interesse di Burri per la materia si radicalizza col tempo. Passa dalla pittura a mescolare i catrami con le colle, la pietra pomice col Vinavil. La pittura non è più metafora di qualcosa del reale – spiega Bruno Corà – diventa materia, senza mediazione, diventa cioè il Reale».
L’esposizione è stata visitata anche da personalità internazionali come Sergej Androsov, direttore del Dipartimento per l’Arte Occidentale dell’Ermitage di San Pietroburgo.
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