ULTIMO APPUNTAMENTO CON «VIENI A CENA CHE TE LE SUONO»

Spettacolo al Funaro
Spettacolo al Funaro

PISTOIA. Giovedì 9 aprile, alle 20:30, al Funaro di Pistoia, ultimo appuntamento della stagione con Vieni a cena che te le suono, un progetto musical-culinario, che prevede cena e concerto nella Caffetteria del centro e che, per la Stagione in corso, vede la collaborazione col Conservatorio Luigi Cherubini, anche con la finalità di presentare i giovani concertisti fiorentini.

Si chiude con l’ensemble Le Fisarmoniche del Conservatorio di Firenze, che si è costituito nel 1994, su iniziativa del Maestro Ivano Battiston, docente di fisarmonica presso il Conservatorio, dove, nel 1993, è stata fondata la seconda cattedra di fisarmonica italiana. Scopo primario della formazione è quello di divulgare la letteratura fisarmonicistica d’insieme, anche con altri strumenti. Il gruppo si avvale talvolta del contributo di studenti di altre discipline e collabora con i compositori.

Il programma della serata è di ascolto ampiamente godibile per un pubblico eterogeneo e spazia dalle note sonorità di Yann Tiersen, che hanno fatto buona parte della fortuna del film Il favoloso Mondo di Amelie, al tango perturbante di Richard Galliano, al valzer di Aram Khachaturia, al grande classico di Johann Pachelbel, Ciaccona in fa minore. Una curiosità: il Valzer di Khachaturian è uno dei brani di Obludarium, dei praghesi Fratelli Forman che ha inaugurato con successo la Stagione del Funaro e la II edizione della rassegna Infanzia & Città dell’Associazione Teatrale Pistoiese.

Le Fisarmoniche del Conservatorio di Firenze è un progetto che ha il merito, fra gli altri, di valorizzare uno strumento che per molto tempo è stato associato unicamente alla musica popolare, al tango o al genere klezmer e che solo negli ultimi anni ha trovato una veste anche in generi musicali differenti, come, per esempio nell’electro swing o nel balkan beat. Il gruppo ha tenuto concerti a Firenze (Concerti della Domenica a Palazzo Vecchio, Cantiere Giovani ‘99 e “First International Festival of Youth European Orchestras 1999”), Scandicci (XX Stagione dei Concerti), Livorno (Concerti della Domenica dell’Istituto Musicale “Mascagni”), Modena (Concerti della Sera), Cortona (Amici della Musica), Reggio Emilia (Associazione I Teatri e “L’Ora della Musica”), Milano (VII Festival Internazionale di Musica Contemporanea Nuove Sincronie), Mantova (Teatro Bibiena), Cesenatico, e in Francia, a La Courneuve, per il progetto “Suona Italiano”. L’ensemble è stato premiato al Concorso Nazionale “Riviera della Versilia 1995” di Camaiore.

La prenotazione è obbligatoria allo 0573 977225 ed è possibile partecipare anche al solo concerto, alle 22. Cena + concerto: € 25, solo concerto € 5.

Enrique Vargas
Enrique Vargas

Posti ancora disponibili per il penultimo modulo della Stagione 2014-2015 della Scuola sulla poetica dei sensi di Enrique Vargas e il Teatro del los Sentidos, la cui sede italiana è nel Centro Culturale pistoiese. E’ in programma dal 17 al 19 aprile, ha titolo Creare e Abitare – La ricerca dell’attore e sarà tenuto da Enrique Vargas stesso con Patrizia Menichelli. Il tema portante dell’anno è la Poetica della Coincidenza e della Sincronicità e si riferisce alla natura dell’esperienza poetica in se stessa e alla sua relazione con la percezione sensibile, l’ascolto e l’immaginazione. Fra giugno e luglio (in data in via di definizione) si concluderà con Costruzione Drammaturgica – Allestimento di una esperienza sensoriale: il laboratorio è anche finalizzato all’allestimento di ad una dimostrazione pubblica ed è possibile partecipare soltanto dopo aver frequentato almeno tre dei laboratori tematici sopra elencati.

Il Teatro de los Sentidos, guidato dal regista e antropologo colombiano Enrique Vargas, è un gruppo di ricerca che pone al suo centro la formazione permanente come fonte vitale di rinnovamento e di approfondimento su un linguaggio e su una poetica, quella dei sensi, le cui fondamenta appartengono a tutti gli esseri umani.

Il Metodo Vargas è un percorso pratico ed esperienziale di trasformazione, risultato di più di venti anni di ricerca. Si indagano qui le relazioni tra ciò che siamo o crediamo di essere e ciò che ci circonda, con la possibilità di un cambiamento di prospettiva. Sappiamo tutti di essere dotati di sensi (vista, olfatto, udito, gusto, tatto), ma conosciamo davvero il loro linguaggio? Sappiamo come parlare loro? Sappiamo ascoltarli e dar loro voce? Conosciamo la loro poesia, la loro drammaturgia? Negli ultimi anni la Compagnia, impegnata a esplorare le possibili applicazioni della pratica sensoriale anche in ambiti diversi dal teatro, ha deciso di dare spazio non solo ad attori e professionisti della scena, ma a tutti coloro che sentono la necessità di scoprire nuovi punti di vista riguardo le tematiche relative al sentire, sia a livello personale che a livello lavorativo: terapisti, psicologi, insegnanti, architetti, operatori sociali sia semplici interessati, potranno così scegliere i laboratori tematici che più si adattano alle loro esigenze.

[sirianni – il funaro]

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