UN AMORE COME TANTI ALTRI

Regina Satariano e Graziano Salvadori
Regina Satariano e Graziano Salvadori

MONTECATINI. Afrodisiaka, stanotte, chiuderà i battenti. La fiera erotica, allestita al teatro Verdi di Montecatini da giovedì 26 fino a domenica 29 marzo, alle prime luci dell’alba di lunedì 30 marzo riconsegnerà la sala alle poltroncine per gli spettacoli che incalzano.

Dentro, resteranno, senza essere visibili, le truculente passioni degli avventori e la provocante e provocatoria avvenenza delle damigelle. Porno star e giovani aspiranti al mercato del sesso protetto e simulato, si sono susseguite, senza sosta, in queste quattro notti, in un mercato virtuale dove non si sono consumati affari, né sottoscritti baratti.

Di questo carnevale erotico, perfettamente identico a tutti quelli che l’hanno preceduto e uguale a tutti quelli che lo seguiranno, altrove e in ogni angolo del pianeta, una cosa resterà scolpita, incancellabile, tenerissima. La tavola rotonda sulla Omo-transfobia, organizzata dalla direzione della manifestazione e affidata a Regina Satariano, presidente dell’Associazione consultorio transgenere, nonché rappresentante del Mit (movimento identità transessuale) e Graziano Salvadori, comico toscano di lungo corso e regista della pellicola Sarebbe stato facile, dove si affronta la questione, particolarmente discussa e vibrante anche in questi giorni, dei matrimoni gay.

Regina Satariano, Regina in arte e professione, titolare del Priscilla di Torre del Lago, noto locale trasgressivo di Drag Queen e appuntamenti al limite dell’etero immaginazione, non è venuta da sola. Con lei, Cristian, uomo nella vita, donna sulla carta e Milena, donna nella vita, uomo sulla carta. Sono così convinti, entrambi, della loro singola – e come coppia – battaglia, che hanno prestato i loro volti alla campagna per il cambio di nome e sesso anagrafico senza intervento chirurgico. Si tratta della legge 164, del 1982, anno dell’emanazione. Da allora, però, questa grande conquista trans genere, è diventata il più angusto e per ora insormontabile ostacolo alla libertà di genere, visto e considerato che per essere considerati a pieni effetti e meriti, uomini e donne anche sulla carta (d’identità), è indispensabile l’intervento chirurgico, quello che toglie l’ingombro maschile, o quello che lo applica.

“Ci siamo conosciuti in un locale notturno a Bologna – racconta Cristian, dopo la tavola rotonda ad Afrodisiaka –. Ci siamo piaciuti. Però non avrei mai potuto nasconderle la mia identità e non ho avuto problemi a raccontarle la mia vita. Mi ha ascoltato con religiosa attenzione e dopo mi ha raccontato la sua, che era la mia al femminile. Per un po’, entrambi, eravamo convinti che l’uno sapesse dell’altra e che avesse voglia di scherzare. Poi abbiamo ringraziato il cielo che il destino c’avesse fatto incontrare e da un paio di anni conviviamo”.

Milena e Cristian
Milena e Cristian

La cosa che non dimenticheremo è che il loro amore, che nasce da sentieri coincidenzialmente sbagliati e corretti nel tempo senza scendere in dettagli chirurgici, è un amore come milioni e milioni di altri amori, senza nulla di più e nulla di meno. E la cosa ancora più straordinaria è che presto, se il loro amore saprà reggere l’urto delle tentazioni e delle distrazioni, ostacoli di eternità ai quali sono sottoposti tutti gli altri sentimenti, Cristian e Milena vorranno sposarsi e poi diventare genitori. E lo vorranno fare non per come la natura ha deciso di etichettarli, ma con il cuore, la coscienza e la determinazione con le quali hanno voluto diventare persone adulte.

Di porno star e lapdancegirls, a Montecatini come altrove, ne incontreremo ancora tante altre. Nelle fiere erotiche, che si consumeranno in altri palazzetti o teatri destinati all’uso. Donne sadomaso, femmine fulmicotoniche che hanno smarrito del tutto il piacere dell’intimità, perfettamente abili e arruolabili in un mondo maschile e maschista.

Le troveremo per strada, nei locali notturni, ma anche nei supermercati, sempre facilmente riconoscibili, per quella dose di eccesso che piace agli uomini che popolano le fiere, ma che non vogliono che si sappia.

Anonimi invece resteranno i visitatori di queste fiere, clienti occasionali che adorano e sognano la trasgressione delle donne, ma solo di quelle degli altri: le loro mamme, le loro fidanzate e le loro sorelle, giammai.

Anche Cristian e Milena, invece, anonimi non lo saranno mai, anche se è così che vorrebbero che fosse il resto della loro esistenza, un uomo e una donna nella vita. Ma non sulla carta, almeno per ora. E chissà per quanto altro tempo ancora.

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