QUARRATA. [a.b.] In merito all’ordine del giorno presentato dal gruppo Pd sul “Trasferimento da parte dell’azienda Usl n. 3 di Pistoia del servizio di continuità assistenziale e del centro raccolta sangue” il consigliere comunale Giorgio Innocenti (Insieme per Quarrata) è intervenuto in consiglio comunale portando all’attenzione dei tanti cittadini presenti (tra cui il presidente del gruppo comunale dell’Avis di Quarrata Franco Burchietti – n.d.r.) una serie di considerazioni riguardo soprattutto al tema della “Casa della Salute”. Interrotto dal presidente del consiglio comunale Giovanni Dalì “perché fuori tema” il consigliere è comunque riuscito a concludere il proprio intervento ritenuto “molto più importante e grave e perfettamente attinente con l’oggetto in discussione”.
“Da più parti – ha detto Giorgio Innocenti – si sostiene che il motivo principale per cui la Usl ha effettuato il trasferimento della Guardia Medica e del centro Raccolta Avis non sia solo e soltanto per problemi tecnici legati alla sede, anche perché se c’erano problemi in quella sede figuriamoci alla Usl di Via M. Polo! Ignoriamo, o facciamo finta di ignorare i problemi tecnici della sede in Via M. Polo ma continuiamo da decenni a pagare un affitto, che se non sbaglio ammonta a circa 70.000 €. all’anno. Ma andiamo avanti… dicevo che la motivazione che ha scatenato la decisione di trasferire la guardia medica in altro comune, sia quella di convincere il Sindaco Mazzanti ad ottenere il famoso cambio di destinazione dell’ex ospedale Caselli. A pensare male si fa peccato ma a volte ci si azzecca, se così fosse l’unica parola che mi viene in mente è: vergogna! Sull’ordine del giorno dirò solo che ancora una volta il gruppo del P.D. recita la solita sceneggiata, nel senso che si stupisce, agli occhi dei cittadini, della decisione presa dall’USL n. 3, ma mente sapendo di mentire nel senso che omette di dire ai propri cittadini che il Sindaco Mazzanti era da tempo a conoscenza e pienamente informato delle decisioni poi prese dall’USL n. 3.
Ora, con l’ordine del giorno e dagli articoli apparsi sulla stampa, il Sindaco Mazzanti e il capogruppo Pd Giacomelli, fanno finta di cascare ora dal “Pero” addossando tutte le colpe e le responsabilità ai funzionari Usl, facendo finta di stupirsi e di meravigliarsi della decisione presa, quando ne erano pienamente informati, per lo meno il Sindaco Mazzanti. Prego i colleghi Consiglieri informarsi presso la dott.ssa Bellagambi della Usl per verificare quanto sopra detto. Il comportamento del Sindaco e del capogruppo del P.D. ormai non stupiscono più questo gruppo, in quanto non è la prima volta che mettono in scena questi teatrini. Che tristezza. Mi preme invece soffermarmi sulla decisione presa dal Sindaco Mazzanti e dalla sua Giunta con la deliberazione n. 40 del 2014, con la quale si approva un protocollo d’intesa tra Usl n. 3 ed il Comune di Quarrata per la realizzazione del progetto “Casa della Salute”. In sintesi, dalla delibera si rileva che da parte dell’azienda Usl era stata valutata l’ipotesi di ubicare la sede della Casa della Salute per Quarrata nella struttura di Via Larga 22 ex ospedale Caselli, ma il progetto di ristrutturazione elaborato dall’azienda comporta una spesa stimata superiore ad €. 4.000.000 (quattromilioni).
I costi sono diminuiti per tutti ma non per la nostra azienda sanitaria, che sempre la stessa azienda nell’anno 2007 stimava in €. 2.000.000 il costo di una ristrutturazione completa dell’ospedale, ristrutturazione che prevedeva anche un adattamento del piano seminterrato per renderlo adatto ad un utilizzo ambulatoriale, stiamo parlando se non erro di circa 3000,00 Mq. tanto è la superficie dell’ospedale Caselli; Sempre la stessa azienda nell’anno 2013 stimava in €. 500/600 mila il costo di una parziale ristrutturazione dell’ospedale Caselli, per destinarlo a Casa della Salute; Oggi siamo arrivati ad una stima di 4 milioni di euro. Del resto occorre una motivazione forte, molto forte per giustificare la non convenienza ad investire sul Caselli ed allora cosa c’è di meglio che non una perizia da 4 milioni di euro ? Vorrei che questi dirigenti e tecnici della USL venissero in questo consiglio comunale per spiegare a noi consiglieri come è possibili ottenere un risparmio e quindi spendere meno e meglio i denari pubblici fra l’acquisto di una struttura nuova di Mq. 1000 ed una ristrutturazione di una porzione, di un bellissimo edificio quale è l’ospedale Caselli, della stessa superficie cioè i famosi mq. 1000. Io personalmente non so darmi una risposta, forse occorre a vere fatto altri studi e considerazioni diverse che in questo momento mi sfuggono.
Ma quello che è più scandaloso leggendo la deliberazione n. 24 è che tra le righe si legge che la Usl ha previsto l’alienazione dell’immobile sito in Via Larga 22 cioè l’ex ospedale Caselli, dopo averne conseguito la valorizzazione urbanistica, in altre parole il cambio di destinazione della struttura ospedaliere. Per eseguire la valorizzazione urbanistica dell’edificio, occorre prendere accordi con l’Amministrazione Com.le in particolare con il Sindaco Mazzanti, il quale attraverso una consultazione con tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, con le associazioni preposte ed in particolare con i cittadini, quindi con una forte partecipazione, (non vi preoccupate colleghi consiglieri non è così, quando mai il Sindaco si è sentito in dovere di coinvolgere tutti questi soggetti per assumere una decisione) basta Lui, e la sua Giunta per valorizzare urbanisticamente l’ospedale Caselli e rendere possibile, finalmente, interventi quali la realizzazione di appartamenti più o meno di lusso, alberghi a cinque stelle o cosa altro ancora non ci è dato di sapere. Si prospetta quindi l’ipotesi, spero con tutto me stesso non la certezza, di vendere il Caselli, fare cassa da parte dell’Usl, e destinare il ricavato a comprare una struttura per la realizzazione della casa della salute. Per questa scellerata ipotesi, la Usl ha individuato due siti: uno al piano primo o secondo di una esistente struttura commerciale posta in Via Montalbano, l’altra un terreno all’interno della area industriale dei “Martiri”; Due ubicazioni una peggio dell’altra, tutto con il beneplacito del Sindaco Mazzanti.
Non trovo le parole per esprimere tutto il mio disappunto personale e del gruppo che rappresento, contro questa deliberazione. Ritengo che sia priva di senso presa senza un minimo ragionamento logico, che non fa onere alla città di Quarrata, infangando la memoria di tutti i benefattori che hanno reso possibile la costruzione dell’ospedale Caselli, e la storia che l’ospedale Caselli ha rappresentato e rappresenta per la comunità di Quarrata. È proprio il caso dia affermare che il Sindaco Mazzanti con un colpo di spugna in questo caso con un colpo di delibera ha cancellato oltre un secolo di storia, in quanto tutto è iniziato nell’anno 1896”.
“Sotto il profilo strettamente legale – ha proseguito Giorgio Innocenti – questa Amministrazione, come al solito, ha assunto un atto, e si prefigge di assumerne altri che noi riteniamo illegittimi, in quanto: la Giunta Regionale con deliberazione n. 8548 del 1991 trasferiva al patrimonio del Comune di Quarrata i beni immobili già appartenenti o comunque in dotazione dell’ospedale Caselli di Quarrata. Sui beni trasferiti si costituiva il vincolo di destinazione a favore delle unità sanitarie locali; con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 53 del 5 marzo 2001, ai sensi dell’art. 5 del decreto legislativo n. 502 del 1992, sono trasferiti dal patrimonio del Comune di Quarrata al patrimonio USL n. 3 di Pistoia i beni individuati nell’allegato “A” al presente decreto, ribadendo il vincolo di destinazione alle unità sanitarie locali; I beni decritti nell’allegato “A” sono: a) – Via Larga 22, Residenza Sociale Assistita; b) – Via Brana 88, Abitazione; la residenza sociale assistita che ci interessa in questa sede è rappresentata nel Foglio di mappa catastale n. 33 particella 248.
Quindi, quello che è stato trasferito alla Usl è solo e soltanto e non poteva essere diversamente, quelle strutture che già avevano il vincolo di destinazione sanitaria, come sopra catastalmente individuata. Mentre per quanto riguarda il sedime della ex Via Vicinale di Campriana, che è stata declassificata con deliberazione consiliare sul quale l’Usl ha edificato porzione dell’ampliamento sul retro dell’ospedale stesso, questo è ancora nella disponibilità dell’Amministrazione Comunale, così pure tutta la proprietà ricadente nel foglio di mappa n. 39. Pertanto risulta evidente che sia la deliberazione che il protocollo di intesa sono viziati e redatti con molta superficialità dal Sindaco Mazzanti, non tenendo conto del vincolo di destinazione e non tenendo conto dei beni realmente trasferiti alla Usl. Concludo prendendo in prestito una frase che ho letto sul sito del movimento 5 stelle, che dice “Salviamo il Caselli” ed in questo senso che auspico e mi auguro, per il bene della nostra comunità, che nasca un comitato, anche attraverso le associazioni ed i movimenti già presenti sul territorio, che si faccia promotore di iniziative, (come già avvenuto per la Repower) affinché questa Amministrazione ed in particolare il Sindaco Mazzanti riveda le sue scelte e tutti insieme lottare ed impegnarsi affinché la Casa della Salute a quarrata sia realizzata presso la struttura di Via Larga 22 ex ospedale Caselli.
Prometto ed assicuro, anche a nome del gruppo che rappresento, che faremo di tutto e ci impegneremo in questo Consiglio Comunale per scongiurare la vendita dell’ospedale Caselli. Metteremo in atto ogni e qualsiasi forma di protesta lecita, anche impugnando ogni atto o provvedimento preso da questa Amministrazione avente un nesso logico con la vendita dell’ospedale Caselli, presso il Tribunale Amministrativo”.
Noi ci siamo il comitato “NOTARES E QUARRATA VIVA ” appoggerà chiunque voglia contrastare questa vergognosa svendita del CASELLI .
Marco Monaco (da facebook)