QUARRATA. Con una cerimonia semplice ma molto sentita lunedì sera il consiglio comunale di Quarrata ha commemorato la figura di Massimo Sauleo, assessore dai primi anni del 2000 e presidente del consiglio comunale nell’ultima legislatura..
Per il consiglio comunale un atto dovuto di fronte alla moglie Marica, alla figlia Daria, ai parenti e amici, agli ex colleghi di giunta, in primis Patrizia Gori (vicesindaco con Gori), ai dipendenti (c’era il funzionario dei Servizi Sociali Alessandra Tofani) e ai sindaci Stefano Marini e Sabrina Sergio Gori che hanno avuto modo in passato di lavorare in stretto contatto con lui.
Lo ha fatto – come deciso dal presidente dell’assemblea Giovanni Dalì di concerto con la famiglia – riservando al ricordo di Sauleo la prima parte del consiglio comunale. Con le parole e le testimonianze di quanti lo scelsero come collaboratore nelle rispettive amministrazioni comunali ma anche con gli interventi dei rappresentanti dell’attuale consiglio comunale. Oltre che con un minuto di silenzio.
Persona umile e sobria sicuramente non avrebbe gradito – come confermato dai familiari – questo momento celebrativo. Non era nello stile di Sauleo il quale però aveva un grande rispetto per le istituzioni. “Sicuramente – ha detto Alessandro Cialdi – fosse qui ci avrebbe mandato a quel paese…”.
Tale momento ha segnato il “ritorno” sullo scranno del consiglio comunale di Stefano Marini che lo ebbe come assessore ai lavori pubblici nel suo ultimo mandato amministrativo. Anche lui prima di Sauleo aveva ricoperto nella prima legislatura Gori l’incarico di presidente del Consiglio Comunale lasciandogli poi il posto nel secondo mandato Gori.
“Anni di distacco dalla vita amministrativa – ha dichiarato Marini – mi hanno dato l’occasione di riflettere sulla mia vita e di vedere le cose con una luce diversa. Mi sono reso conto in questi anni di avere fatto tante sciocchezze e questo momento mi dà l’occasione di porre un accento a ciò che di vero rimane. La morte di Massimo mi ha fatto pensare alle cose che ci ha dato. A Massimo credo di avere dato uno dei più grandi dolori della sua vita. Quando infatti diventò assessore gli dissi – allora ero abbastanza prepotente – di occuparsi del Lavori Pubblici. Non era adatto a lui ma lo fece senza obiettare. Una volta aveva messo in ponte un progetto per illuminare un tratto di via Vecchia Fiorentina II Tronco a Catena. Ci aveva lavorato a fondo e quando me lo fece vedere gli dissi che non avremmo fatto nulla. Senza pensare che ci sono tanti modi per dire le cose. Massimo ci rimase male perché glielo bocciai. Anzi ci rimase malissimo tant’è che poi chiese di parlarmi. Dopo un’ora che parlavamo mi disse che avrebbe smesso. Solo allora mi resi conto di quello che avevo fatto.. Massimo aveva un grande senso delle istituzioni. Riuscì ad andare al di là del proprio orgoglio ferito perché c’era qualcosa di più importante di lui stesso e questo andava al di là del torto subito. Quando ci siamo rivisti anche ultimamente non si è più parlato di quella cosa ma a me è sempre tornato in mente il suo comportamento”.
“La serata di stasera – ha aggiunto Marini – ci dà l’occasione di ripensare a quello che è il senso della nostra vita ma anche di rivedere il modo di fare politica. Si possono fare cose che fanno bene ai sondaggi e si possono fare cose perché sono giuste o perché rappresentano desideri inespressi… Quest’ultimo era il modo di intendere la politica secondo Sauleo e per questo sono tanto rammaricato perché con quel mio desiderio di fare non avevo pensato all’altro, perché ero pieno di me e convinto delle mie idee. Sauleo mi ha insegnato e ci insegna che il provare a fare politica pensando all’altro è più importante del proprio tornaconto. Al di là della retorica questo era il modo di concepire la vita di Massimo Sauleo”.
“Ho trovato in Massimo sempre una persona disponibile al dialogo – ha affermato l’ex sindaco Sabrina Sergio Gori. Discutevamo anche animatamente e poi si stava insieme e ci siamo chiariti. Abbiamo vissuto insieme credo un clima di amicizia, fraternità e condivisione di un percorso”. Gori ha ricordato in particolare alcuni momenti anche pesanti come l’allarme meningite in una scuola e la protesta dei genitori per la mensa scolastica. “Da momenti drammatici e di crisi Sauleo seppe trasformare alcune occasioni in fiori all’occhiello. Non avrebbe voluto la retorica e i complimenti esagerati. Era una persona pulita moralmente. Ha fatto anche il presidente del consiglio comunale in modo imparziale, attento alle regole e alla condotta etica”.
A ricordare Sauleo anche i capigruppo Pd e Insieme per Quarrata Gabriele Giacomelli e Alessandro Cialdi. Di Sauleo Giacomelli ha ricordato la pacatezza e trasparenza ma anche il coraggio politico come servizio comune senza calcolo personale. Cialdi invece ha riconosciuto in Sauleo l’onestà intellettuale e la sincerità politica. “Tant’è – ha detto – anche quando nel 2007 si chiese di far limitare il mandato degli assessori a due anche per mettere i bastoni tra le ruote al gruppo che amministrava Quarrata – fu il primo a dire che era una cosa corretta nonostante a farne le spese fu insieme a Patrizia Gori lui stesso. Metteva infatti avanti il principio rispetto all’interesse personale”.
Bene… mi associo nel commemorare Massimo… Che la sua conduzione di vita e vita politica sia d’esempio a chi si assume ruoli politici… consci tutti di quanto Massimo ne fosse pienamente capace non possiamo che onorare la sua vita perseguendone gli intenti col medesimo stile… etico!
Arianna Baldi (da fb)
Daria Sauleo scrive:
A nome mio e di mia madre, ancora una volta, grazie per le vostre dimostrazioni. Sederci nell’aula del consiglio ci ha rese orgogliose, come piene di orgoglio siamo state nel sentire le parole di affetto e stima sincere.
Sappiamo che a Quarrata resta e continua a vivere una parte del suo sogno; quando torno a camminare in quella che sarà sempre la mia città so di vedere con i miei occhi, che sono anche i suoi, il risultato, anche, di una parte del suo percorso.
Non voglio dilungarmi nel ricordo della sua persona, descritta già da chi era presente quella sera e da tante altre testimonianze e parole che hanno abbracciato, da vicino e da lontano, me e mia madre in questo mese.
Rimane viva in noi, e in tanti, sappiamo, la sua visione, cui adesso vogliamo donare occhi per guardare avanti, scorgere nuove possibilità, e mani per continuare a costruirle.
Ci uniamo al ricordo commosso per Massimo, una persona pulita, rispettosa, sincera, capace.Un esempio per tutti, politici e non.
Cooperativa Sociale L’Orizzonte (da fb)