UN DOCUFILM SULL’ANTICO ARTIGIANATO FIORENTINO

Cinzia Torrini
Cinzia Torrini

PISTOIA. Tagliare, cucire, modellare, dipingere, incidere e via dicendo: sono alcune delle operazioni più elementari con le quali, se sapientemente eseguite, è stata costruita nel tempo l’antica artigianalità fiorentina, parte fondamentale della storia di Firenze fin dal Rinascimento, garanzia di bello e prezioso, segno di un patrimonio ineguagliabile di conoscenze.

Un sapere straordinario da difendere e da implementare, valorizzato adesso anche grazie al documentario dal titolo emblematico “Firenze capitale mondiale dell’arte e dell’artigianato” della regista fiorentina Cinzia Torrini (già regista della serie tv Mediaset “Elisa di Rivombrosa”), finanziato dalla Camera di commercio del capoluogo toscano poi trasformato in fiction tv.

Per due settimane Torrini, armata di cinepresa ed avvalendosi di carrelli, inquadrature, primi piani, dettagli, è entrata in storiche botteghe artigiane della provincia gigliata, antiche o moderne ma comunque dotate di fascino, intervistando i protagonisti di tale mondo: chi intaglia il legno, chi cuce scarpe su misura, chi restaura cornici, realizza tessuti o biancheria, chi lavora la ceramica ecc., tra ingegno e creatività.

Oltre 100 ore di girato, di cui una parte è finita nel docufilm di circa venti minuti mentre il resto in una serie tv di sei puntate proposta alla Rai. L’idea è stata sviluppata da Torrini insieme al noto artigiano fiorentino del cuoio Wanny Di Filippo. L’opera è dunque un omaggio a Firenze ed al mondo del suo leggendario artigianato composto da antichi ma estremamente attuali mestieri, caratteristici laboratori e competenze uniche.

Ben23 le aziende rappresentate di cui la più antica ha la bellezza di 400 anni d’attività (Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella), 19 i mestieri individuati.

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