PISTOIA. Il progetto “san Francesco nella storia, letteratura, leggenda e musica” nasce da un’idea di Maria Celeste Benedetto che da molti anni è interessata ed impegnata a riscoprire, riportare alla luce, valorizzare il rapporto che esiste tra poesia, musica, letteratura.
Così l’associazione Culturidea con il patrocinio del Comune di Pistoia e la collaborazione della Diocesi ha organizzato per domenica 18 ottobre alle 16 presso la chiesa di san Michele in Cioncio in via de’ Rossi una giornata di riflessione, lettura, ascolto sul poverello d’Assisi che tanto ha aperto varchi spirituali nella cultura italiana e non solo.
Domenica 18 dalle 16 nella suggestiva cornice di san Michele in Cioncio vi saranno proprio letture di Mauro Matteucci, Beatrice Papi con Maria Celeste Benedetto voce solista, Erika Franceschetti, Andrea Mazzei (clarinetto), Michela Panfili, Rosalvo Perticone (chitarra) voci, Valentina Marrassini flauto, Roberto Duma violino, Marco Fattibene percussioni, Luciano Vannucci tastiere.
Attraverso un’accurata scelta di brani l’incontro mira a penetrare la religiosità e la spiritualità del Cantico come traspare anche dalle fonti documentarie (la Vita prima di Tommaso da Celano, i Fioretti di San Francesco, la Legenda Maior di Bonaventura di Bagnoregio) e dalle rappresentazioni iconografiche sulla vita del santo.
Quella che l’ascoltatore incontrerà è una fede semplice e partecipata, basata sulla predicazione appassionata e sulla riscoperta della sfera materiale e corporale.
In san Michele in Cioncio si guarderà dritto alla bellezza della Natura in quanto essa diventa nella predicazione francescana il tramite per tessere un inno di lode a Dio creatore, secondo un procedimento che non prende spunto tanto dalla riflessione filosofica quanto dalla contemplazione estatica della realtà circostante.
Culturidea sa che esistono molti modi di riesumare pensieri e insegnamenti dal passato. Questa consapevolezza l’associazione la pratica da tempo. Così nella giornata dedicata a san Francesco spicca l’attenzione che sarà posta all’opera del noto musicista e cantante milanese Angelo Branduardi.
Branduardi studiò a lungo quello che è considerato il primo testo letterario della nostra letteratura (con conseguente realizzazione di una versione musicale). Si tratta del Cantico di Frate Sole o Cantico delle Creature che Francesco d’Assisi, canonizzato quasi subito da papa Gregorio IX, compose nel 1224 e dettò ai primi francescani poco prima della sua morte, quando era stigmatizzato, quasi cieco e in precarie condizioni di salute.
Maria Celeste Benedetto e gli altri artisti presenti si esibiranno proprio in canzoni e musiche che ricorderanno anche l’opera di Angelo Brandurdi come di altri autori che nel corso della storia si sono rifatti alla liricità del mondo francescano.
[comunicato culturidea]