UN MEDICO DI BASE AI SENZA FISSA DIMORA, LA CAMERA DEI DEPUTATI HA APPROVATO AD UNANIMITÀ LA PROPOSTA DI LEGGE DI MARCO FURFARO

Ora il testo passa al Senato. Previsto uno stanziamento di 2 milioni di euro per la sperimentazione di due anni. Il commento dell’onorevole aglianese: “Confesso che poche volte nella mia vita mi sono sentito così orgoglioso. Questa legge cambierà in meglio la vita di tante persone”

Ambulatorio di un medico di base [repertorio]
PISTOIA. [a.b.] La Camera ha dato oggi il via libera all’unanimità, con 227 sì, alla proposta di legge del Partito democratico, a prima firma di Marco Furfaro (Pd), per l’assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora.
Il testo, che passa ora all’esame del Senato, prevede l’avvio di una sperimentazione per cui verrebbe assegnato un medico di famiglia per gli anni 2025 e 2026.

Qualora anche il Senato approvasse la proposta di legge, per la sperimentazione verrebbero stanziati fondi per un totale complessivo di 2 milioni di euro che interverrebbero sui territori delle 14 città metropolitane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. Il testo arriva dopo un confronto durato più di un anno per individuare una platea di beneficiari compatibile con le risorse messe a disposizione dal governo. In base alla legge l’iscrizione nei registri delle Asl avverrà con l’aiuto delle associazioni.

Secondo i calcoli del partito, il numero di possibili fruitori di questa legge – ovvero le persone senza dimora e senza residenza, italiane o straniere regolarmente soggiornanti in Italia – si aggirerebbe tra le 50mila e le 60mila unità.

Marco Furfaro

“Confesso — scrive l’onorevole aglianese Marco Furfaro — che poche volte nella mia vita mi sono sentito così orgoglioso. Questa legge cambierà in meglio la vita di tante persone.
Sto parlando di padri di famiglia che si separano e finiscono a dormire in macchina, donne vittime di violenza che scappano di casa e vanno a vivere da amici, persone che perdono il lavoro e finiscono in strada e non hanno un tetto sopra la testa.
Persone che per vari motivi perdono la possibilità di avere una dimora propria e che purtroppo perdono conseguentemente anche la residenza. E questo comporta il venire meno di un pieno accesso al diritto alle cure perché senza residenza non si può accedere al medico di base (e ai Sert, a un consultorio, a un centro di salute mentale)”.
“Non solo sei povero, non solo sei senza un tetto, lo Stato ti toglie pure il medico di base. E il pediatra ai bambini delle famiglie in difficoltà. Un dramma nel dramma insopportabile. Oggi — continua Furfaro — il Parlamento ha approvato all’unanimità una legge a mia prima firma che sana questa ingiustizia: dal 1 gennaio 2025, finalmente le persone senza dimora potranno iscriversi nei registri delle ASL e accedere al medico di base. Avverrà prima per tutte le città metropolitane, per poi estendersi ovunque. Con questa legge — il ringraziamento più grande va ad Antonio Mumolo, Presidente di Avvocato di Strada, che per primo si è battuto per questo risultato — decine di migliaia di persone non solo avranno pieno diritto alle cure, ma finalmente sapranno che lo Stato non le ha abbandonate. E che uscire da una condizione di fragilità è possibile.

Sono felice. Perché oggi la politica riesce a dare di sé l’immagine più bella, quella che cambia la vita delle persone. In meglio”.

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