UN TASSO SECOLARE DONATO ALLA CITTÀ

1. Il tasso caduto nell’area verde di via del Pelago
1. Il tasso caduto nell’area verde di via del Pelago

PISTOIA. Trai danni causati dal forte vento che ha interessato tutta la Toscana e non solo agli inizi di marzo 2015, si registra anche la caduta di un monumentale taxus baccata, piantato nel giardino della famiglia Innocenti ma finito nel parco pubblico del Via del Pelago.

La zona si trova nell’area Nerozzi, tra il retro delle case di via Porta San Marco ed il retro dell’Arcadia: proprio in quest’area verde due anni fa i Legambiente piantò, in occasione della festa dell’albero, due essenze arboree con l’obiettivo di valorizzare e sensibilizzare la cittadinanza sulle straordinarie potenzialità del verde pubblico urbano.

La vicenda si può così sintetizzare: il tasso monumentale di Giancarlo Innocenti, riversato nell’area comunale, non era in condizione di poter esser rialzato e ripiantato nel punto originario proprio a causa dell’impossibilità di far muovere macchinari o gru nel sito in questione. Tra l’altro non pareva nemmeno scontato il tentativo di salvataggio del grande albero.

È stato Marco Cei, noto agronomo pistoiese, che ha anche lavorato per qualche anno all’ufficio del verde pubblico, a contattare Gianluca Romiti, un vivaista di Chiazzano esperto di tassi e della loro manutenzione. Dopo un giro di telefonate l’Assessore all’ambiente Mario Tuci ha dato la disponibilità ad ospitare il tasso nel parco comunale, nell’area in cui una gru o altri macchinari sono liberi di entrare e svolgere le operazioni di messa a dimora. Gianluca Romiti ha messo gratuitamente a disposizione il personale della propria azienda per ripristinare integralmente il tasso, in particolare per prepararne la chioma.

2. Marco Cei
2. Marco Cei

Solo che nessuno aveva una gru in grado di sostenere e sollevare un peso di 5-6 tonnellate. È a questo punta che subentrano i vigili del fuoco di Pistoia, che, a quanto pare, sarebbero in procinto di offrire la propria gru per svolgere l’operazione.

In definitiva, sempre che i Vigili del Fuoco accettino di contribuire a quest’insolita partnership tra soggetti pubblici e privati, nelle prossime ore si dovrebbe realizzare la piantumazione del grande tasso nel parco pubblico di Via del Pelago, a cui il comune contribuirebbe con la realizzazione di due tiranti di tutoraggio e la manutenzione, comprensiva d’irrigazione.

Si tratterebbe così di una positiva esperienza di cittadinanza attiva non pianificata a priori, in cui ciascuno dei partecipanti ha messo gratuitamente a disposizione le proprie competenze a favore della collettività, che risulterebbe arricchita nella dotazione arborea del verde pubblico.

Il tasso, alto circa 8-10 m e con una circonferenza trai 150 e i 200 cm, è semplicemente ritornato al luogo d’origine: infatti era stato acquistato dal padre di Giancarlo Innocenti dai vivaisti Nerozzi, che lo avevano venduto, a inizi ‘900, già di una certa età e di una certa dimensione.

L’area dove si trova la casa di Giancarlo Innocenti, sammarchino doc, era conosciuta come “gli scarichi dell’Arcadia”: una sorta di discarica urbana in cui storicamente venivano conferiti i più disparati materiali destinati all’abbandono. Le macerie derivate dagli abbattimenti dell’antico quartiere medioevale di San Matteo, raso al suolo a inizio Novecento per lasciare spazio alla nuova sede della Cassa di Risparmio, il palazzo nuovo di stile vecchio, furono “smaltite” proprio nell’Arcadia, e scavando nel giardino, dopo solo 30 cm è possibile rinvenire cocci e mattoni.

3. Il giardino incantato di Giancarlo Innocenti
3. Il giardino incantato di Giancarlo Innocenti

Ma Giancarlo Innocenti è soprattutto un passionista di orticoltura nonché proprietario di un angolo di paradiso unico in Toscana per varietà di essenze e specie arboree. Solo di palme, nel giardino, se ne contano una cinquantina di varietà, con semi arrivati da tutti i continenti. Questo patrimonio botanico, arricchito nel tempo e interessato continuamente da sperimentazioni scientifiche di livello, seguite dal prof. Paolo Tomei di Pisa, costituisce una vera e propria ricchezza culturale pistoiese, quantunque privata e poco conosciuta, che non sfigurerebbe se paragonata a tanti orti botanici italiani.

Sull’Arcadia, dove il padre di Giancarlo Innocenti comprò l’area ad inizio Novecento e vi impiantò un redditizio pescheto da frutto, si cacciava fino agli anni ’60. Del resto, pur all’interno delle mura, si era in piena campagna, e anche l’attuale paesaggio ammirabile da Via del Pelago, di cui abbiamo parlato a proposito della Gora di Candeglia in città, ricorda fortemente un luogo rurale. Ciò nonostante l’indecorosa e recente lottizzazione nell’area ex Banci, a ridosso di via degli Argonauti, che tuttavia non ha eliminato l’alto pregio ambientale dei luoghi.

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