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L’annuncio oggi alle 12 nella Cattedrale pesciatina. Il commento di monsignor Roberto Filippeschi e la lettera di monsignor Tardelli ai fedeli. Monsignor Filippini nominato amministratore apostolico fino all’entrata del nuovo Vescovo
PESCIA — PISTOIA. Nella odierna mattinata nella Cattedrale di Pescia monsignor Roberto Filippini ha dato lettura del comunicato ricevuto l’11 Ottobre scorso dal nunzio apostolico in Italia Emil Paul Tscherrig:
“Eccellenza mi reco a premura a comunicarle che Il Santo Padre —ha letto commosso monsignor Filippini – ha nominato come vescovo di Pescia sua eminenza monsignor Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia unendo le due sedi in persona episcopi.
Desidero in questa occasione rivolgergli i miei più profondi e cordiali sentimenti di gratitudine per quanto lei ha svolto in qualità di pastore per la comunità che è Pescia, per il costante impegno e la dedizione profusi ad immagine di Cristo Buon Pastore con una attenzione particolare alle situazioni più delicate e complesse.
La notizia del provvedimento pontificio sarà resa pubblica alle ore 12 di sabato 14 ottobre 2023 e fino a quel momento deve rimanere come noto sub segreto pontificio.
Approfitto volentieri della circostanza per confermarle consensi di ossequi”.
Monsignor Roberto Filippini
“Mi rallegro — ha detto monsignor Filippini — per la felice scelta di sua eccellenza monsignor Fausto Tardelli, amico caro dai tempi degli studi romani, pastore buono e di provata esperienza, intelligente e coscienzioso, che saprà certamente guidare questa Diocesi con sapienza e amore e saprà farla crescere nella comunione e nella missione di annunciare a tutti la gioia del Vangelo insieme alla Diocesi di Pistoia.
Bisogna notare che il testo del comunicato parla di due sedi distinte che si uniscono nella persona del Vescovo e non si accenna alla prospettiva di unificazione o di accorpazione.
La diocesi di Pescia non scompare, rimane in essere e il futuro è dunque ancora aperto. Non posso comunque nascondere la mia sorpresa, per questa nuova forma, anzi , per questa nuova rogna che viene indicata dal Santo Padre ad una Chiesa che aveva da poco celebrato il Giubileo per i suoi 500 anni di una singolare storia, ricca di numerosi eventi ecclesiali, di onere, di strutture, di pietà, di devozione e di santità. Una chiesa fedele alla sua vocazione, ancora vitale e appassionata nel seguire il Signore Gesù.
Sono certo che questa storia continuerà a produrre copiosi frutti di vita cristiana custodendo le sue tradizioni migliori e rinnovatesi in forme di evangelizzazione creative grazie alla fede, alla speranza e alla carità di tutti voi popolo santo di Dio.
Vi chiedo un impegno ecclesiale necessariamente ancora più intenso, tenace e generoso nella ducilità e comprensione affettuosa verso il vostro nuovo Pastore gravato da un doppio incarico apostolico. Il Signore che ha sempre progetti d’amore e di salvezza per tutti noi non mancherà di riservare alla chiesa pesciatina scoperte inattese di grazia e di benedizione e forse anche camminare insieme (sembra proprio echeggiare una parola di questi tempi, sinodo) e collaborare con la Chiesa di Pistoia potrà aprire lo sguardo su orizzonti inesplorati e donare a tutti un più ampio respiro pastorale”. Monsignor Filippini ha quindi dato lettura di una bella lettera di monsignor Fausto Tardelli diretta a tutti i fedeli di Pescia fatta pervenire nella mattinata:
Mons. Fausto Tardelli
Carissimi presbiteri e diaconi, religiosi e religiose e fedeli tutti della diocesi di Pescia. Eccomi a voi con questo mio primo saluto carico di emozione e di preoccupazione ma anche di fiducia nel sapere di fare non la mia ma la volontà del Signore. Il Santo Padre Francesco mi ha nominato vescovo di Pescia mantenendo il carico della diocesi di Pistoia. Mi sono reso disponibile perchè questa disponibilità racconta la storia di tutta la mia vita nonostante i miei numerosi limiti. So che la decisione del Santo Padre vi arreca un pò di amarezza. Lo capisco. Voglio però assicurarvi di una cosa: vengo a voi non con mezze misure bensì con tutto il mio cuore e il mio impegno come pastore vostro proprio onorato di servire una chiesa che ha una storia bellissima ricca di fede, di carità e di cultura. Sarò il primo a custodire questa preziosa tradizione e a fare in modo che essa non si perda o sminuisca nella sua originalità e particolarità. La diocesi di Pescia c’è ancora e io mi pongo al suo servizio nel nome del Signore. Vi chiedo pertanto la carità di accogliermi come uno che è stato chiamato a camminare con voi dietro al Signore. Questa è infatti la sostanza della vocazione che ci accomuna: aiutarci a vivere per Cristo, con Cristo e in Lui testimoniando la luce e annunciando al mondo la gioia del Vangelo con una vita vissuta nell’amore. Stringo in un forte abbraccio l’amico e fraterno vescovo Roberto che vi ha guidato in questi anni con sapienza e grande generosità.
La sua fatica lascia una profonda traccia nella chiesa di Pescia e non mancherà di portare frutti buoni e duraturi. Abbraccio poi i presbiteri e i diaconi della Diocesi non solo stretti collaboratori del Vescovo ma più ancora fratelli e amici che condividono con il Vescovo la responsabilità di servire insieme con il popolo di Dio. Il mio saluto poi vuole raggiungere tutti voi; i giovani a me particolarmente cari, gli anziani, le famiglie, i religiosi e le religiose, i seminaristi, i gruppi, le associazioni e i movimenti, ogni singola comunità parrocchiale.
Un pensioro carico di affetto lo rivolgo in questo momento ai malati e a chi soffre, ai poveri e a coloro che fanno fatica a vivere in questa società spesso indifferente e spietata. Oltre a voi vorrei rivolgere il mio saluto anche a tutte le autorità civili e militari del territorio come pure a coloro che vivono nella Valdinievole credenti o non credenti, da qualsiasi nazione provvengano.
Il vescovo è portatore di un messaggio di speranza e di pace che è rivolto a tutti e ad ognuno e che tutti coinvolge. In questo momento innalzo la preghiera per me e per voi alla Vergine Santa che con mia grande gioia so essere la patrona principale della diocesi, onorata come Maria Santissima della Fontenuova e a Sant’Alluccio, straordinario testimone di fede e carità, anch’egli patrono della Chiesa pesciatina. A presto e che Dio vi benedica”.
Monsigno Roberto Filippini è stato nominato amministratore apostolico della diocesi di Pescia con un decreto della Congregazione dei Vescovi con tutti i diritti. le facoltà e i doveri del vescovo straordinario fino all’ingresso del nuovo vescovo Fausto. “Rimarrò ancora un pò di tempo con voi per svolgere il ministero episcopale in tutto ciò che sarà necessario. La Chiesa pesciatina in questi anni è stata la mia famiglia e mi sono sentito sinceramente di appartenervi fino quasi a scordarmi la mia chiesa di origine dove tornerò tra qualche mese.
Ho cercato — ha concluso monsignor Roberto Filippini —di servire il Signore Gesù e voi tutti con le energie limitate della mia età e i poveri carismi che avevo a disposizione ma certamente mi sono messo in gioco con tutto il cuore come recita il motto del mio stemma e continuerò quindi in avvenire a volervi bene e ad innalzare ogni giorno la mia preghiera per voi invocando la protezione della Maria Santissima della Fontenuova e l’intercessione di Sant’Alluccio”.
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