Le bellezze, la storia e il turismo delle stazioni di soggiorno descritte con passione e precisione in un’opera senza tempo
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MONTAGNA PISTOIESE – Scritto nel 1933 da Renato Bellucci, Stazioni di Soggiorno dell’Appennino Pistoiese rappresenta una testimonianza preziosa di un’epoca in cui la montagna era vista non solo come un rifugio di pace e bellezza, ma anche come un luogo da valorizzare per il turismo e il benessere.
L’opera è dedicata strutturata alle località del territorio di San Marcello Pistoiese. Oltre al capoluogo vengono descritte con dovizia di particolari: Maresca, Gavinana, Lizzano, Bardalone, Mammiano, Pontepetri e Spignana, esplorane le caratteristiche storiche, culturali e paesaggistiche.
Lo stile di Bellucci è vivace e descrittivo, e talvolta si lascia andare a toni quasi poetici, soprattutto quando parla della bellezza dei paesaggi montani e dell’aria salubre che, a suo dire, rigenera corpo e mente.
Un aspetto interessante è l’attenzione dedicata alle infrastrutture: l’autore illustra la presenza di alberghi, pensioni e vie di comunicazione che rendono le località accessibili e accoglienti. Questo evidenzia il tentativo di promuovere il turismo montano in un’epoca in cui la villeggiatura stava conoscendo un’espansione senza precedenti.
Oggi, il libro può essere letto come una finestra su un passato che ha plasmato l’identità delle località dell’Appennino Pistoiese. Sebbene molte delle “stazioni di soggiorno” descritte abbiano subito cambiamenti significativi, l’entusiasmo di Bellucci per la loro bellezza e il loro potenziale turistico rimane attuale.
Un opera consigliata a chiunque sia interessato alla storia locale, al turismo dell’epoca o semplicemente alla scoperta delle bellezze nascoste dell’Appennino Pistoiese.
Un libro che, nonostante il linguaggio dell’epoca, conserva un fascino senza tempo, offrendo uno sguardo affettuoso e unico su una parte d’Italia ancora tutta da scoprire.
Marco Ferrari
[marcoferrari@linealibera.info]