UNA GIUNTA CHE MANGIA DI TUTTO E DI PIÙ ANCOR PRIMA DI INCASSARE

Multe e avvisi bonari
Saranno le multe della Giunta a salvare i pistoiesi…?

PISTOIA. Si sta svolgendo in queste ore, in palazzo comunale, la prima seduta di discussione per l’approvazione del bilancio di previsione 2015,  ma già questa mattina il gruppo di Pistoia Domani ha esposto alla stampa le proprie osservazioni che si andranno a concretizzare in ben 68 emendamenti. Non a caso sono previste ben sei giornate di seduta di consiglio, di cui cercheremo mano a mano di dare conto, da qui alla fine del mese.

Il grave ritardo con cui si affronta questo passaggio fondamentale nella vita amministrativa della città ha già prodotto alcuni effetti negativi come aver dovuto rinunciare a  importanti servizi per i disabili, poi mutuati dalla Società della Salute.

Il primo a esporre la situazione è il consigliere Tomasi. “Al primo confronto avuto con il nuovo collegio dei revisori – dice – abbiamo avuto conferma di quanto andiamo denunciando, il Comune non ha nessun margine di manovra per quanto riguarda le entrate: rispetto alle aliquote siamo al massimo, tutta la forbice consentita dalla legge è stata sfruttata, potrebbero solo togliere l’esenzione dall’Irpef per i redditi più bassi. Più di così dal punto di vista fiscale, non può prelevare.

Il bilancio inoltre si sostiene su entrate aleatorie: 1. le multe e le sanzioni, che la Giunta prevede di incrementare di oltre 1.200.000 euro (aggiungendo autovelox e ausiliari del traffico); la somma messa in bilancio, facendo affidamento sull’indisciplina degli automobilisti, arriva così intorno a 5.000.000 di euro; 2. gli oneri di urbanizzazione, che andranno nella spesa corrente. L’entrata di un milione di euro da Esselunga potrebbe anche ritardare e comunque verrebbe impiegata nella spesa corrente anziché nella realizzazione di nuove opere; 3. le entrate da eventi calamitosi e quindi semplicemente una partita di giro, per coprire i danni”.

“Quindi – continua Tomasi – anche il collegio dei revisori ammonisce che non ci sono spazi di manovra, oltre a dover considerare che stiamo rientrando del debito con una quota annuale di 400.000 euro ed in ogni caso il debito pregresso entro il 2016 va sanato”.

Pistoia rischia di trovarsi a fine 2015 con un disavanzo che si sommerebbe a quello già accumulato.

La capogruppo Margherita Semplici ha sottolineato che nel bilancio non si trova nessuna riforma strutturale (cioè nessuna misura che consenta di migliorare in modo duraturo l’impiego delle risorse): solo l’esternalizzazione al Copit del trasporto disabili (costo anno 90.000). Non si può negare che la spesa continua a salire e intanto si prevede di dare ben tre incarichi esterni – non ne sono noti al momento i destinatari – per palazzo Fabroni e altri musei, di rispettivamente 24.000 € per il 2015, 20.000 per ognuno dei successivi tre anni più 13.000 a carico della Regione. Da notare che per la sola sorveglianza dei musei si spendono 115.563 € l’anno a fronte di un incasso  di appena 9000 €.

O gli oneri di urbanizzazione dove non si costruisce piu...?
O gli oneri di urbanizzazione dove non si costruisce più…?

Vediamo il piano straordinario di pulizia della città: oltre a una serie di incongruenze di natura tecnica nella “pancia” della determina si nasconde una brutta sorpresa perché l’amministrazione deve versare 15mila euro al mese in più a Publiambiente per la raccolta di materiali abbandonati nelle vicinanze dei cassonetti, del tipo rifiuti ingombranti. Ma non c’è già un servizio gratuito cui rivolgersi per il ritiro di tali scarti? Perché pagare per diseducare i cittadini a non seguire un iter collaudato e di civiltà?

Il consigliere Gallacci riferisce, dal canto suo, di essersi sentito rispondere dalla Vicesindaco Belliti, di fronte alle rimostranze per il ritardo nella discussione del bilancio che non c’erano soldi e non si poteva dar via al bilancio, i soldi adesso li abbiamo trovati e li investiamo volentieri nella cultura anche al fine di favorire la nostra candidatura come capitale della cultura.

Sul turismo vengono messi 50mila euro – dice Gallacci e conclude che –. La spesa è inefficace e il consigliere aggiunge che per quanto riguarda il turismo a Pistoia  basta che non ci metta le mani il Comune… e i turisti vengono data la nostra posizione strategica e ciò che la città storica può offrire di bello.

Il consigliere Capecchi, per concludere, ribadisce e approfondisce i temi esposti dai suoi colleghi. Su Publiambiente, per esempio, ci dice che il piano straordinario di pulizie non ha fondamento; si è trattato di 100mila euro di spesa propagandistica, oltre ai 15mila al mese per portare via i materiali ingombranti, operazione che è diseducativa al posto di promuovere il servizio di cui si diceva e che già funziona.

Molti gli emendamenti anche al piano degli investimenti: dalla eliminazione della previsione di realizzazione di nuova area residenziale per i cittadini Rom, all’acquisto di aree limitrofe alle mura urbane (da mettere tuttavia in sicurezza), dal non rifinanziamento del progetto bike sharing, al risparmio della spesa per la colorazione superficiale della pista ciclabile Piazza Oplà-Piazza del Carmine.

Il clima si surriscalderebbe (se fosse possibile dati i 40 gradi all’ombra) parlando dei 25mila metri cubi di terra da rimuovere in zona Ospedale: “Ce n’è quattro volte tanta – dice Capecchi –: il deposito dopo un anno diventa rifiuto e va portato in discarica”. L’errore è stato autorizzare il deposito su terreni propri da parte del Comune e senza richiedere una fideiussione e così  la giunta mette cautelativamente a bilancio 1.500.000 €”. Aver autorizzato 25000 metri cubi e trovarsene 100mila non è normale… Chi ha autorizzato e perché e come mai quella terra si trova lì?

Il consigliere affonda il coltello nel cuore pulsante dell’amministrazione: quel Sindaco Bertinelli che si era presentato dicendo che non avrebbe mai imputato gli oneri di urbanizzazione alla spesa corrente, ma invece non solo lo fa, ma vende a Far.Com. un immobile di proprietà per 240mila €, non spende il 1.300.000 dalla rinegoziazione dei mutui e mette tutto nella gestione del quotidiano.

Pistoia Domani boccia il modo di amministrare di questa giunta e di questo Sindaco senza appello, giungendo a rimpiangere le gestioni precedenti, quando si riteneva inconcepibile vendere la casa paterna per andare al ristorante…

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