PISTOIA. Facendo seguito alla mia opinione sulla sconcertante pochezza della sistemazione di piazza San Bartolomeo, mi son voluto cimentare personalmente per vedere quello che sarei riuscito a pensare per questa piazza, ponendomi il limite di non perderci più di una giornata di lavoro. Premetto che non sono un esperto di arredo urbano, ma ho voluto comunque tentare.
Questo è il risultato, pienamente rientrato nel poco tempo che mi ero dato, e se pur poco definito spero renda il senso di quello che ho pensato.
L’idea di fondo è quella che in una “polis” che si fregia fino alla nausea del titolo di “Città del verde” nell’occasione di ripensare una piazza, dopo averla liberata dalle auto, come minimo si potrebbe vagliare l’idea di farne un giardino, o qualcosa che gli assomigli.
Ho cercato di seguire questa linea ed ho realizzato una sorta di “piazza verde” che dall’anfiteatro degli edifici che la chiudono su tre lati si protende fino alle piccole vie di accesso sul fondo (vicolo Ombroso e via Porta Guidi) dove trovano posto due spazi pavimentati e relative rastrelliere per le bici. Naturalmente anche queste vie sono pedonalizzate, e non si capisce come mai non lo siano adesso. Pochi alberi, manto erboso, due fontanelle ed alcune panchine “rinfrescano” l’antico spazio non costruito. In questa maniera si crea un luogo di sosta, si libera un po’ di terreno dalla impermeabilizzazione selvaggia che è ormai la prassi, si crea un punto di vista ideale per la chiesa di San Bartolomeo, che ha dentro di se il ricordo di secoli di storia.
Questa idea non sarà un capolavoro, è solo il frutto di un pomeriggio assolato, ma perlomeno vorrebbe far capire ai pistoiesi ed ai loro amministratori che una piazza, uno spazio vuoto e di aggregazione all’interno della città, possono essere risolti anche con qualcosa che non sia una colata di asfalto, sia pur architettonico, o un tappeto di pietra serena.
Le piazze metafisiche di dechirichiana memoria sono per definizione vuote: forse sarebbe il caso di cercare di riempirle di gente per dare un senso alla loro funzione sociale.
[*] – Architetto, ospite