FIRENZE. Iniziamo con il botto, quello che si fa in talune feste – perché di feste e ricorrenze appunto si parla nella risoluzione n. 2 del 7 luglio 2015 “Indirizzi per le funzioni di rappresentanza delle sedi consiliari” – destinate, per fini ovviamente istituzionali e di alta rappresentanza, alle glorie della Toscana, che da iniziale «una» si è auto-riprodotta in altre e varie forme.
In Toscana sarà sempre festa e alle ricorrenze nazionali e religiose si farà baldoria nelle sale consiliari non solo il 30 novembre per la consueta Festa della Toscana, ma anche:
- Il 25 marzo per festeggiare il Capodanno Toscano, riconosciuto fino al 1750
- Il 27 aprile per celebrare (udite udite leghisti e secessionisti d’Italia!), l’Indipendenza della Toscana – Salvini ora, Bossi prima sono dei ragazzi e diventeranno Rossi, di vergogna – avvenuta con l’esilio di Granduca Leopoldo II, nel 1859
- Il 13 luglio per festeggiare la niente meno che prima seduta del Consiglio Regionale, Indipendente e festaiolo.
Le feste si sono moltiplicate e moltiplicheranno anche i finanziamenti, perché “senza lilleri non si lallera”.
E questa è solo una risoluzione. Con una specifica legge, la n. 59 del 21 luglio, i nostri dipendenti – detta alla Grillo –, dopo aver visto (verbo utilizzato nella stesura delle norme, non a caso sinonimo di guardare – la Costituzione, aver riletto una manciata di deliberazioni, hanno voluto colmare un grave vuoto normativo e lavare l’onta che, fino ad ora, ricopriva i poveri Consiglieri Regionali. Non sia mai detto che il Presidente del Consiglio Regionale o della Giunta, quando impegnati (sic così è sulla legge) in pubbliche manifestazioni, siano da meno di un Sindaco o di un Consigliere Comunale delegato, e che non possano indossare una fascia di riconoscimento al fine di renderli ben visibili nell’adempimento delle loro funzioni.
Al solo fine di poter meglio adempiere al loro alto dovere di guidare le masse popolari, da ora in poi indosseranno in pubblico una fascia “di colore bianco, con due bande di colore rosso che costeggiano i bordi della stessa, e frange alle due estremità di colore argento.
In prossimità di tali frange sono apposte due coccarde del tricolore italiano, una per ogni lato. In posizione centrale, ai fini della sua immediata visibilità, è sovrapposto il Pegaso raffigurato nello stemma con la scritta “Regione Toscana” in argento”. Lilleri per il 2015 cinquemila… e c’è andata bene, perché con la stessa legge hanno effettuato un riordino complessivo degli altri segni distintivi della Regione.
IMPARIAMO A CONOSCERGLI
Consiglieri proponenti della legge 59 sono:
- Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale e portatore di fascia della Regione Indipendente della Toscana, Partito Democratico
- Lucia De Robertis, Partito Democratico
- Giovanni Donzelli, Fratelli d’Italia-An-Liste civiche per Giorgia Meloni
- Antonio Mazzeo, Partito Democratico
IL FRUTTO DEL LORO LAVORO PAGATO DA NOI
- Risoluzione n. 2 del 7 luglio 2015 “Indirizzi per le funzioni di rappresentanza delle sedi consiliari”
- Legge la n. 59 del 21 luglio “Disciplina dello stemma, del gonfalone, del sigillo e della fascia della Regione Toscana”
Ripassate la lezione (e piangete):
One thought on “UNA REGIONE DI FESTE, FESTONI E FESTINI”
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