PISTOIA. Buonasera. Vi scrivo per una segnalazione.
In tarda mattinata, circa alle 13:10, sono uscita di casa con il cane, per la consueta pausa-pipì.
Passeggiando nel parcheggio scambiatore della stazione ferroviaria di Pistoia ovest, mi sono imbattuta in una siringa usata abbandonata in terra, nel bel mezzo di uno stallo d’angolo. È lì, in bella vista, alla mercé di tutti (ricordo, solo per essere pignola, che nelle immediate vicinanze ci sono le scuole, la piscina comunale e l’ auditorium, oltre ovviamente ai condomini che si affacciano direttamente su tale parcheggio). Abito nelle vicinanze e so che durante il giorno ci giocano i bambini, ci passeggiano persone con il cane e che è un punto di ritrovo di adolescenti.
Per fortuna la vedo e riesco a evitarla e a farla evitare al cane.
Prendo il cellulare e chiamo il numero verde di Publiambiente, con la speranza che passino il più presto possibile per rimuoverla con le dovute cautele. Dopo 6 minuti di attesa – letti sul display del cellulare – in cui tutti gli operatori sono occupati, la linea cade.
Nel tentativo di velocizzare la raccolta della siringa, penso di chiamare la Polizia Municipale, credendo che riescano a mettersi in contatto con Publiambiente attraverso canali più rapidi. Tutti gli operatori sono occupati, dopo 3 minuti di attesa, metto giù, perché devo rientrare al lavoro e non ho molto tempo a disposizione.
Mi viene in mente un ultimo tentativo: contatto il 112. Premetto alla persona che risponde che so bene che non è una faccenda di loro competenza, ma che onestamente non so più che altro fare e chiedo un aiuto. L’operatore mi conferma che effettivamente non è loro competenza e che “di solito se ne occupa la Asl” e che, se voglio, mi può cercare il numero di telefono. Rispondo che non è necessario e che lo cerco io.
Cerco su internet il numero verde della Asl. Chiamo. Una voce registrata mi avverte che se telefono per il vaccino per il meningococco c devo digitare un numero fisso, mentre se ho bisogno di altri uffici devo digitare un altro numero fisso, attivi tutti e due dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Controllo l’orologio: sono le 13:30.
Per carità, niente di trascendentale, riproverò più tardi, sia a Publiambiente sia alla Asl. È solo che tutto questo mi ha messo tristezza. Perché mentre io aspetto di mettermi in contatto con chi è incaricato di espletare questo servizio, c’ è una siringa usata in mezzo alla strada, in un parcheggio accessibile a tutti, frequentato e fruito da persone di tutte le età. Mi auguro che chiunque passi di lì, abbia la fortuna di evitarla.
Alle 14 sono riuscita a parlare con un operatore di Publiambiente.
Adesso sono le 18:20, sono passata nuovamente dal parcheggio e la siringa è sempre allo stesso posto. Anzi, mi sono accorta che in realtà ci sono due siringhe e non una.
Che altro posso fare?
Roberta
Grazie per la testimonianza, Roberta. Più chiara di così non poteva essere. Ognuno, ora, faccia le proprie deduzioni.
Per la cronaca, anch’io non abito lontano dalla zona e, sia pure senza cane, ci passo e qualche volta, per raggiungere Via Savonarola, sono entrato nel sottopassaggio, e da lì si capiscono tante cose. Nessuna meraviglia, quindi, che si arrivi a queste “scoperte”, che, per quanto mi riguarda, ho fatto, nel tempo, anche nel parcheggio del cimitero della Misericordia, all’interno dell’area di servizio del distributore IP in Via Bonellina, ed in quell’area di nessuno posta in Via Bastione Mediceo dove un tempo c’era il Club 2.000, poi Pam Pam (o Pan Pan, non ricordo bene) e poi, forse, altro ancora.
Piero Giovannelli