UNA VERA FOLLA AL CONVEGNO DELLA “MANIF” SULL’IDEOLOGIA GENDER

FIRENZE. Grande successo per l’iniziativa “L’ideologia gender all’attacco della libertà di educazione e di espressione”, svoltasi giovedì 29 maggio presso l’Auditorium del Consiglio regionale della Toscana grazie a “La Manif Pour Tous” toscana e alla disponibilità dei gruppi consiliari “Nuovo Centro Destra” e “Fratelli d’Italia” che si sono attivati per la concessione della sala.

Di fronte a una sala gremita di persone, interessate al tema e curiose di approfondire la questione dell’ideologia gender che costituisce un argomento di grande attualità, sono intervenuti i relatori Massimo Gandofini, Laura Boccenti, Alfredo Mantovano, Mario Adinolfi, presentati dal giornalista fiorentino Enrico Nistri.

“Perché qui ormai si può fare di tutto, tranne che parlare di un uomo e di una donna”, ha commentato Mario Adinolfi, tra i relatori del convegno e autore del discusso libro Voglio la mamma. E di questo invece, alla fine, siamo riusciti a parlare: degli uomini e delle donne, della famiglia, del diritto dei bambini ad avere padre e madre. Massimo Gandolfini, neuropsichiatra, con sapiente chiarezza ha demolito dal punto di vista scientifico la teoria gender, l’ideologia per cui la differenza maschile-femminile non è importante, ma conta solo la percezione di sé e il desiderio individuale e secondo la quale non esisterebbero più due sessi, ma infiniti generi.

A seguire Laura Boccenti, dirigente scolastico, ha presentato un’efficace panoramica del contesto normativo che rischia di fare del gender materia obbligatoria nei percorsi d’istruzione, minando di fatto il principio della libertà di educazione. E poi il giurista Alfredo Mantovano che, con la competenza e l’ironia che lo distinguono, ha presentato quello che lui ha metaforicamente chiamato il “Nuovo Cinema ‘68”, dove in ogni sala si proietta un film contro la famiglia: e allora ecco la sala del divorzio sprint, quella dell’omofobia (della quale è accusato chiunque non si pieghi al pensiero unico del “love is love”), quella della fecondazione eterologa e degli uteri in affitto.

Ha chiuso le danze Adinolfi che, con la consueta verve, ha portato i suoi argomenti da uomo di sinistra contro i falsi miti del progresso: non vuole l’aborto, l’eutanasia, i matrimoni omosessuali, le cosiddette gestazioni di sostegno. Come nel titolo del suo libro, “vuole la mamma”, Adinolfi, e la vogliamo anche noi de La Manif Pour Tous. Altro che genitore 1 e 2.

”Vogliamo esprimere la nostra soddisfazione – ha detto Daniele Nicotra, portavoce de “La Manif pour Tous” a livello regionale – per la riuscita dell’evento, molto partecipato, nonostante le polemiche e i tentativi di censura di cui siamo stati fatti oggetto. Nel ringraziare coloro che ci hanno ascoltati, vogliamo invece ricordare a chi ci ha contestato che siamo un’associazione apartitica e aconfessionale, una parte della società civile che non è assolutamente omofoba ma che anzi si impegna contro ogni discriminazione, per promuovere il valore del Matrimonio tra un uomo e una donna, la famiglia e il diritto di ogni bambino ad avere un papà e una mamma”.

[Comunicato La Manif Pout Touts Toscana]

In contemporanea con il convegno una manifestazione di protesta si è svolta in via Cavour davanti alla sede del Consiglio Regionale. I manifestanti in un secondo tempo si sono poi spostati sul sagrato della vicina basilica di San Lorenzo, scandendo slogan contro l’omofobia.
Molte le bandiere della pace sventolate nel corso della manifestazione, organizzata da associazioni di gay e lesbiche.