Fin quando c’è satira c’è libertà
PISTOIA. Questa è la vignetta incriminata, quella di cui avete sentito parlare o meno, perchè ci sono stati anche coloro che hanno rimproverato la vignetta senza farla vedere ai propri spettatori, come Mentana. Addirittura il Presidente del Consiglio, tramite i suoi social ha tenuto a sottolineare il suo disappunto.
Natangelo, ovvero vignettista di sempre de Il Fatto Quotidiano, si è espresso così con la sua satira inerente le dichiarazioni recenti del ministro, nonchè cognato della Premier, Lollobrigida.
E lo scandalo dove sta? Nella sostituzione etnica millantata dal ministro o in una vignetta?
In questo pazzo paese forse la seconda, dove la satira è sempre libera ma sino ad un certo punto, o almeno finche non tocca i potenti, i governanti.
Anche Massimo D’Alema ebbe da ridire su di una vignetta di Frattini, ed ebbe la peggio.
Non credo che noi che scriviamo possiamo permettere mai questa censura, specialmente alla satira, che è il sale che arricchisce una democrazia a differenza dei regimi totalitari e liberticidi.
Abbiamo trascorso pagine immonde per il giornalismo italiano. Negli ultimi tempi ci sono state firme del Corriere della Sera che avevano confezionato pagine di ‘Filoputiniani‘ italiani con tanto di nome e cognome e foto, una gogna peraltro smentita dai più chiamati in causa, ma andati in stampa sul quotidiano più venduto d’Italia.
Lo stesso Corriere che dalle sue colonne lancia frombolieri contro una vignetta apparsa su di un quotidiano concorrente.
Io non ci sto, come diceva Scalfaro, non oso nemmeno immaginare un paese dove una vignetta stampata smuove anche celermente il Presidente del Consiglio, lo stesso che ha impiegato sette giorni per dire qualcosa sulla strage di Cutro. Ben sette giorni.
Un disegno su carta è sempre un disegno su carta, privo di valenza legislativa ma pieno di significato per smuovere milioni di teste ormai sopite.
E viva la democrazia e la satira, viva Natangelo o chi per lui, che ritraggono in maniera insolente puzzolente e pungente il dibattito politico di questo paese.
Fin quando c’è satira c’è libertà.
Damiano Galeotti