FIRENZE. La nostra petizione Unesco è già da tempo nelle mani del Ministro Franceschini, il quale non sa più cosa rispondere, forse lascerà che Firenze venga messa nella Black List dell’Unesco prima di prendere decisioni in merito!
Abbiamo finalmente avuto la possibilità di leggere la lettera inviata da Unesco al Sindaco Nardella ed avere conferma, una volta di più, che tutte le dichiarazioni che accusano l’opposizione di allarmismo disfattista sono infondate e volte solo a gettare sabbia negli occhi agli ignari cittadini.
Unesco non ha mandato una cartolina di auguri per l’imminente Natale ma una serie di considerazioni sui progetti infrastrutturali che sono in corso.
Considerazioni che riguardano:
la realizzazione della linea di tranvia passante attraverso il centro storico di Firenze;
la realizzazione del Tunnel ad alta velocità sotto la città;
la vendita di monumenti pubblici ad investitori privati e il cambiamento di destinazione in alcuni casi in appartamenti privati, come per il Convento di Santa Maria degli Angeli, un importante complesso rinascimentale a cui è collegata la Rotonda del Brunelleschi, prototipo sperimentale in scala ridotta per la cupola di Santa Maria del Fiore;
la costruzione di parcheggi sotterranei nel centro storico;
il progetto della realizzazione della linea sotterranea della tranvia sotto il centro storico;
l’eccessiva pressione turistica la cui gestione è considerata insufficiente per un volume di 16 milioni di persone all’anno.
Dichiara apertamente Icomos, ufficio tecnico di Unesco, che queste preoccupazioni non nascono dalla documentazione ricevuta dal Comune di Firenze ma da informazioni che hanno trovato sul web, nei vari siti istituzionali riguardanti i progetti e indica, come si fa nei report seri, anche gli indirizzi http che sono stati consultati: dal Centro Studi Turistici, all’Osservatorio Ambientale del nodo di Firenze, al Piano Strutturale, ecc. ecc.
Progetti che hanno confermato le segnalazioni arrivate da alcuni comitati cittadini lo scorso 10 marzo riguardo alla situazione idrogeologica di gran parte della città, soprattutto il centro storico, classificato con un tasso di rischio molto elevato.
Icomos/Unesco che si è addentrata nello studio dei vari progetti, rileva che non è stato considerato il grado di impatto di queste grandi opere infrastrutturali sulla città e che questi grandi scavi potrebbero essere una minaccia per la stabilità dei monumenti fiorentini sia durante i lavori sia dopo, a causa delle vibrazioni e della modifica degli equilibri idrogeologici.
Icomos ritiene che il blocco imposto dalle indagini della Procura e dai problemi tecnici potrebbe essere un’opportunità per lo Stato Parte di fornire i dettagli, le informazioni tecniche e le valutazioni d’impatto, al fine di consentire ad Unesco una valutazione completa delle grandi opere sul Patrimonio mondiale dell’umanità che è Firenze.
Ma anche il nuovo Regolamento Urbanistico sembra non rispondere alle tutele previste da Unesco in quanto detto Regolamento prevede la trasformazione di importanti edifici storici e ricorda, non a caso, che Firenze fu inscritta come “realizzazione artistica unica”, per il modo in cui vi si riflette lo sviluppo dei principi architettonici che hanno avuto influenza in tutto il mondo. Per questo molti dei suoi importanti edifici devono essere visti come capolavori di architettura e preservati come monumenti.
La cosa sconcertante è che si vuole minimizzare sul “richiamo” di Unesco al Comune di Firenze che ha pianificato da molto tempo questi progetti senza informare preventivamente il Comitato del patrimonio mondiale tramite il suo segretariato, come è richiesto dal paragrafo 172 delle Istruzioni operative.
Si vuole nascondere la richiesta di urgenti informazioni sulle criticità rilevate, soprattutto le valutazioni di impatto surrogate da documentazione tecnica adeguata e le misure di mitigazione previste per i progetti in sotterranea al fine di scongiurare i problemi causati dalle vibrazioni e dalle inondazioni all’integrità dei monumenti.
Unesco si è resa disponibile a fornire supporto tecnico per trovare delle soluzioni, vedremo se il Comune e il Governo (la Tav è un’opera statale) mostreranno eguale disponibilità ad accoglierla.
Nel frattempo, ancora prima di avere in mano questa lettera, lo scorso 22 ottobre il gruppo consiliare fiorentino del M5S si è fatto promotore di un’iniziativa, sottoscritta da molti parlamentari, consiglieri regionali e comunali del Movimento, volta a segnalare ad Unesco un’altra importante opera infrastrutturale che mette a rischio il centro storico di Firenze e la sua popolazione e di cui Unesco sembra non avere notizia: il nuovo aeroporto di Peretola, con la pista di 2400 metri orientata a 12-30.
La pista che il Ministero prevedeva poter essere usata solo in un senso, di fatto nel Masterplan si considera che in caso di difficoltà o più comunemente di venti sfavorevoli, possa essere usata anche nell’altra direzione, comportando con questo il sorvolo a bassa quota della città di Firenze, Patrimonio mondiale dell’umanità.
Vedremo come reagirà a questa notizia Unesco.
Ecco i nomi dei portavoce del M5S che hanno sottoscritto la lettera per Unesco:
Deputato Diego De Lorenzis
Deputato Michele Dell’Orco
Senatrice Laura Bottici
Europarlamentare Marco Bullo
Senatrice Daniela Donno
Deputato Paolo Nicolò Romano
Deputato Arianna Spessotto
Deputato Nicola Bianchi
Deputata Paola Carinelli
Deputata Mirella Nuzzi
Deputato Alfonso Bonafede
Deputata Chiara Gagnarli
Deputato Filippo Gallinella
Deputata Federica Daga
Deputato Alberto Zolezzi
Deputata Patrizia Terzoni
Deputato Mirko Busto
Deputato Salvatore Micillo
Senatrice Sara Paglini
Senatrice Michela Montevecchi
Cons. Com. Firenze Silvia Noferi
Cons. Com. Firenze Arianna Xekalos
Cons. Com. Prato Mariangela Verdolini
Cons. Com. Prato Silvia La Vita
Cons. Com. Prato Gabriele Capasso
Cons. Metropolitano Giovanni Policastro
Cons. Reg. Toscana Andrea Quartini
Cons. Reg. Toscana Irene Galletti
Cons. Reg. Toscana Giacomo Giannarelli
Scarica:
Gianfranco Ciulli
Portavoce Coordinamento
Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia
www.pianasana.org