PISTOIA-VALDINIEVOLE. Nella parte conclusiva del comunicato del M5S, e di altre liste civiche e di destra, si evince che tra questi consiglieri comunali riuniti siano stati “condivisi molti argomenti di merito”.
Sinceramente siamo rammaricati che non siano emersi dal tale comunicato, ma che al contrario abbiano trovato spazio soltanto appelli vaghi e confusi all’assenza di democrazia nella scelta verso l’Unione dei Comuni della Valdinievole.
I sindaci ed i consiglieri comunali del Pd e delle varie coalizioni di centrosinistra sono stati eletti direttamente dai cittadini oppure sono stati nominati da una qualche entità ultraterrena? Questa è la domanda che vorremmo rivolgere a questi 43 consiglieri che – a nostro modesto avviso – pare facciano un po’ troppa confusione con il concetto, nobile, della democrazia rappresentativa.
Per andare al merito della questione del riassetto istituzionale e quindi dell’Unione dei Comuni che verrà. La fase di transizione in cui il Paese sta vivendo interroga ciascuno di noi, amministratori e non, ad un ripensamento delle sedi decisionali rispetto a fenomeni economici e sociali che oramai non sono più governabili con gli antichi confini amministrativi comunali.
Per tale motivo, da un lato l’Unione dei Comuni, dall’altro i processi di fusione, rappresentano la linea direttrice che le Amministrazioni comunali dovranno perseguire. Mettere in contrasto l’Unione con il processo di fusione significa voler scientificamente creare confusione agli occhi del cittadino comune, dando forza a leggende spesso anche divertenti.
Aver inserito nello Statuto il governo del territorio come materia cardine della nuova Unione della Valdinievole è o no un valore aggiunto? Crediamo di si. Poter immaginare lo sviluppo urbanistico nella pianificazione in termini di area della Valdinievole non può che apportare benefici, per i cittadini e per chi, come le imprese, intendono investire nei nostri territori.
Aver inserito un tema come quello del turismo nello Statuto, a seguito della riforma delle province, rappresenta una scelta lungimirante e di lungo respiro? Non può essere che così.
La vera sfida consiste nel creare sinergie tra Comuni in parte diversi tra loro ma che condividono la necessità comune di riuscire a presentare agli occhi del turista un territorio ricco di bellezze, paesaggistiche e culturali, integrate tra loro.
Questo significa, inoltre, far sì che percorsi più incisivi come quello della fusione tra Comuni possano accelerare, una volta iniziata una collaborazione ed un’integrazione in alcune scelte strategiche e fondamentali.
A noi piace discutere nel merito e non creare appelli che disorientano e che si allontanano dalla realtà. Qui sta la differenza tra chi è forza di governo e chi ha il solo obiettivo di conservare ciò che c’è o di pronunciare sempre dei “no”.
Voi, cari consiglieri, siete uniti solo nel no ad un processo di riorganizzazione e di coesione del territorio, senza idee comuni sul futuro: da una parte il centrodestra che nell’unico Comune dove governa (Chiesina) dice no alla fusione con Uzzano; e dall’altra i Cinque Stelle che parlano di un unico comune in Valdinievole. Chiaritevi prima le idee tra voi e, quando avete finito, fateci sapere. La nostra concretezza contro la vostra inconcludenza.
Riccardo Trallori, Segretario Provinciale Pd Pistoia
Dino Cordio, Coordinamento Pd della Valdinievole
Gentile Trallori. Lei mi incuriosice e quindi le porgo queste domande.
1) perchè i “fenomeni economici e sociali oramai non sono più governabili con gli antichi confini amministrativi comunali”?
2) quali sono le “leggende spesso anche divertenti”?
3) “Aver inserito nello Statuto il governo del territorio come materia cardine della nuova Unione della Valdinievole è o no un valore aggiunto? Crediamo di si. Poter immaginare lo sviluppo urbanistico nella pianificazione in termini di area della Valdinievole non può che apportare benefici, per i cittadini e per chi, come le imprese, intendono investire nei nostri territori.”
Quindi prima il territorio non lo governava nessuno? Ovvero? Cosa significa il resto della frase?
4)”Questo significa, inoltre, far sì che percorsi più incisivi come quello della fusione tra Comuni possano accelerare, una volta iniziata una collaborazione ed un’integrazione in alcune scelte strategiche e fondamentali.”
…cioè?….
5) “A noi piace discutere nel merito e non creare appelli che disorientano e che si allontanano dalla realtà. Qui sta la differenza tra chi è forza di governo e chi ha il solo obiettivo di conservare ciò che c’è o di pronunciare sempre dei “no”.”
…a davvero?….
“Voi, cari consiglieri, siete uniti solo nel no ad un processo di riorganizzazione e di coesione del territorio, senza idee comuni sul futuro: da una parte il centrodestra che nell’unico Comune dove governa (Chiesina) dice no alla fusione con Uzzano; e dall’altra i Cinque Stelle che parlano di un unico comune in Valdinievole. Chiaritevi prima le idee tra voi e, quando avete finito, fateci sapere. La nostra concretezza contro la vostra inconcludenza.”
Su questo punto Trallori concordo con Lei: la concretezza che dimostrate nel togliere servizi ai cittadini per mantenere le poltrone, regionali, delle provincie abolite per finta, delle partecipate (dove per partecipare si intende al banchetto a spese dei cittadini) e di tutti gli enti inutili che fanno comodo solo a voi….tale concretezza è chiara ed evidente a tutti. Evitate di prenderci per il culo almeno.
Massimo Scalas