ANCORA A PROPOSITO DELL’UNIONE DEI COMUNI
E DEL CONCETTO DI DEMOCRAZIA
MONTALE. Il gruppo consiliare “Sinistra Unita per Montale” prende atto del comunicato emesso dalla capogruppo di “Montale Democratica” e pubblicato su “Linee Future” dal titolo “Piana: Unione o Fusione? Facciamo chiarezza”. Al di là dell’intervento sulla specificità del protocollo di intesa firmato dai comuni di Agliana e Montale, stupiscono le parole saccenti di stampo tutto renziano con le quali la capogruppo bolla le legittime critiche e richieste di chiarezza provenienti da opposizioni e cittadini, definite “polemica sterile che puzza di muffita demagogia”, aggiungendo che “il potere di amministrare e prendere decisioni così forti è stato affidato ai cittadini tramite elezioni all’attuale amministrazione così come alle passate amministrazioni”.
Ci teniamo in primo luogo a ricordare alla capogruppo che esiste una fondamentale differenza fra “democrazia” e “monarchia”; e che la ‘democrazia’ impone non solo il rispetto dei propri elettori ma di tutta la cittadinanza e delle opposizioni che la rappresentano, che conservano ancora (e di questo bisognerà che se ne faccia prima o poi una ragione) il diritto legale e costituzionale non solo di fare critiche e porre domande ma anche di essere consultate e coinvolte nelle decisioni prese da un’amministrazione che è chiamata ad assicurare trasparenza nelle decisioni assunte.
Trasparenza – ce lo permetta – che è assolutamente venuta meno nel caso specifico, visto che si è pensato bene di firmare un accordo di vertice senza coinvolgere minimamente la cittadinanza, vera destinataria dei provvedimenti, e sui ricadranno gli eventuali disagi. La capogruppo ci scusi se non ci accontentiamo, nello svolgere a nostra volta il compito di controllo e di opposizione che ci è stato affidato dai cittadini, di un protocollo d’intesa generico e della notizia, diffusa dalla stessa amministrazione, che “si tratta di un accordo storico”.
I nostri dubbi (non appagati neanche dalla lunga auto-citazione del suo stesso intervento in consiglio comunale) restano, anzi, sono addirittura aumentati. Soprattutto restano ancora senza risposta le domande che avevamo posto nel comunicato precedente, che riportiamo per ulteriore chiarezza, e alla quale speriamo prima o poi verranno fornite risposte chiare, magari, stavolta, da quello stesso Primo cittadino che ha posto la firma sull’auto-definito “accordo storico”.
I cittadini hanno diritto alla chiarezza. I cittadini hanno diritto alla trasparenza. L’arroganza non paga, né è costruttrice di alcunché. Soprattutto di niente di “storico”.
Il Gruppo consiliare “Sinistra Unita per Montale”
SUL PROTOCOLLO D’INTESA FRA I COMUNI DI AGLIANA E MONTALE
AVREMMO VOTATO NO E VI SPIEGHIAMO PERCHÉ
MONTALE. In coerenza con quanto affermato a proposito della questione relativa alla mancata convocazione della conferenza dei capigruppo, il gruppo consiliare “Sinistra Unita per Montale” informa la cittadinanza che il proprio rappresentante non ha partecipato allo scorso Consiglio in segno di protesta. L’ordine del giorno prevedeva solo due punti stabiliti dalla maggioranza, che proponeva di “ratificare” due decisioni già assunte dalla giunta: una modifica al piano triennale dei lavori pubblici, elaborato dalla precedente amministrazione di centro-destra e praticamente riapprovato in toto e il protocollo di intesa fra i Comuni di Agliana e Montale sulla condivisione dei servizi, portato a conoscenza delle opposizioni e della stessa cittadinanza solo a firma già avvenuta e senza che vi sia stato un coinvolgimento preventivo né condivisione ‘democratica’ e ‘trasparente’ di nessun tipo.
Pur dichiarandoci favorevoli ad un eventuale piano ‘serio’ di unificazione dei servizi, il Gruppo consiliare “Sinistra Unita per Montale” esprime il proprio parere negativo non solo a quella che appare come una “dichiarazione di intenti” assolutamente priva di contenuti, ma anche sul metodo con cui si è raggiunto tale accordo; un accordo esclusivamente di ‘vertice’ e compiuto all’oscuro di tutti nel ‘buio’ delle stanze chiuse e che adesso si vorrebbe spacciare addirittura per “grande accordo storico”. Le dichiarazioni fornite a posteriori sul fatto che “la popolazione verrà coinvolta” non ci rassicurano affatto: a che serve infatti coinvolgere la cittadinanza su un accordo già preso?
Tale atto equivale al tenere all’oscuro le opposizioni per poi chiamarle in consiglio comunale per ratificare un atto già confezionato e deciso. Restano poi aperte una miriade di domande, che necessitano di una risposta immediata e di cui ci faremo carico nel corso dei prossimi consigli comunali: Perché il protocollo è stato firmato con il comune di Agliana e non è stato coinvolto quello di Quarrata? Che significa nello specifico e nel pratico “condivisione dei servizi”? Verranno accorpati alcuni uffici? Quali? Rimarranno comunque le stesse posizioni dirigenziali o si va verso una ‘dirigenza unica’ dei vari servizi funzionali? E come verrà decisa? A tavolino? E ancora: I cittadini dovranno recarsi forse ad Agliana per ricevere certi servizi? E a livello di decisioni ‘politiche’ che succederà visto che si prevede di accorpare tutti i servizi? Chi prenderà le decisioni? Saranno condivise? A che pro quindi due giunte e due sindaci?
Dati i tempi ristrettissimi con cui la giunta intende attuare tale protocollo, ci attendiamo risposte altrettanto rapide ma soprattutto chiare; perché non vorremmo che, ancora una volta, qui, di “storico”, ci siano solo certi ‘silenzi’.
Il gruppo consiliare “Sinistra Unita per Montale”