UNIONE E FUSIONE COMUNI: SI PUÒ FARE!

L’On. Edoardo Fanucci
L’On. Edoardo Fanucci

CHIESINA UZZANESE. È stata una piacevole sorpresa, addetti ai lavori e appassionati di politica a discutere di unione e fusione di comuni in Valdinievole. Un evento politico da ricordare, lunedì 27.

Per tutti, basta citare il commento dell’onorevole Edoardo Fanucci, dalla sua pagina FB: “un’iniziativa bella e molto partecipata, al Centro Civico di Chiesina Uzzanese, grazie alla neonata associazione Adesso!Valdinievole e a Prospettiva Futuro!”

È stata Simona Cestari, assessore del “giovanissimo” comune di Casciana Terme Lari, figlio della fusione dei due rispettivi enti locali, a sottolineare che si può fare. Eppure, i due comuni avevano due giunte comunali di segno politico molto diverso, praticamente contrapposto. Con Lari che ha un numero di abitanti pari a tre volte Casciana Terme (quasi 9000 abitanti, contro poco più di 3000). Ma, nel referendum le due comunità hanno manifestato la volontà di unirsi. E così è stato.

Innegabili i benefici economici, mostrati grazie ad alcune slides: dalla Regione arriveranno 500mila euro per i primi 5 anni; dallo Stato, per 10 anni, il 20% delle destinazioni versate ai rispettivi enti locali nel 2010 (499mila euro annui nel caso di Casciana Terme e Lari). Concreti anche i vantaggi della gestione amministrativa: il nuovo comune si inserisce perfettamente nella fascia fra 10.000 e 30.000 abitanti, considerata quella con il maggior livello di efficienza da molti studi economici; le leggi statali obbligano i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti ad associare tutte le loro funzioni (Casciana Terme ne aveva circa 3600).

Altri numeri di buonsenso quelli portati anche da Nicola Romagnani, che ha moderato la serata, insieme a Daniele Delpin, coordinatore di Adesso!Valdinievole: l’unione non determina un ente in meno; la fusione sì (1+1=1).

Evento del 27.04.2015: Fusioni e Unioni Comunali. La sala
Evento del 27.04.2015: Fusioni e Unioni Comunali. La sala

L’onorevole della Valdinievole, Edoardo Fanucci ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, sottolineando che si può fare anche qui: “La spending review e l’abolizione delle Province impongono una riflessione molto approfondita sull’assetto istituzionale del nostro territorio. La gestione associata dei servizi attraverso l’Unione dei Comuni rappresenta la più concreta prospettiva per il futuro della Valdinievole.

“La strada da perseguire è quella di un’Unione a undici Comuni, che coinvolga tutte le amministrazioni del territorio. L’aspetto fondamentale è associare servizi qualificanti, a cominciare dall’urbanistica, dai lavori pubblici e dal turismo”.

Senza fermarsi all’unione semplicemente: “Le fusioni, nel contempo, sono da sostenere e accompagnare: la storia, il territorio e il coinvolgimento dei cittadini possono rappresentare le fondamenta per processi aggregativi vincenti e convincenti”. Insomma, un vero e proprio sì ad alcune fusioni selezionate, tra i comuni più piccoli.

I candidati del Pd al consiglio regionale, Baldi, Fratoni, Giampaoli e Masini hanno fatto presente che fusioni e unione vanno fatte, il prima possibile.

Fanucci. 27.04.2015: Fusioni e Unioni Comunali
L’On. Fanucci il 27.04.2015: Fusioni e Unioni Comunali

Disponibili a sposare la linea Fanucci, pur con piccoli distinguo, tutti gli amministratori presenti (per Massa e Cozzile, era presente l’assessore Fiorella Luchi). Per Borgioli (Chiesina Uzzanese) vanno bene le unioni; le fusioni, alla fine, diventeranno un obbligo di legge per i comuni piccoli. Per Taddei (Buggiano) sì alle unioni da subito, ma su questioni importanti (urbanistica e lavori pubblici, innanzitutto).

D’accordo anche sulle fusioni, ma prima i cittadini devono essere convinti. Anche Bellandi (Montecatini) ha sottolineato la necessità di percorsi condivisi e partecipati con le comunità; Galligani (Ponte Buggianese) ha ammesso che unirsi è una necessità e, a volte, può diventare un punto di forza, come nel caso della società della Salute (un esempio positivo indicato anche da Bettarini e Morelli). Lisa Amidei (Larciano) ha descritto l’esperienza del suo comune con Lamporecchio: alcuni servizi sono già associati. D’altronde, le due realtà erano un comune unico, fino ad un secolo fa.

[comunicato adesso!valdinievole]

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