PISTOIA. Nel tempio, e nel tempo, immusonito del politicamente corretto, voglio scrivere due righe scorrettissime al correttissimo e giovanissimo Sindaco Bertinelli, che in veste di pubblico ufficiale ha unito civilmente due signori nel tripudio della folla altrettanto corretta.
Dopo aver “sposato” i due signori egli ha detto parole di una correttezza disarmante, ma tali che anche gli attributi più robusti hanno finito per pulire il pavimento.
Ha insomma dichiarato che il nostro Paese (o solo suo e del Renzi?) aspettava una normativa che regolamentasse le unioni omosessuali e che questo è un primo passo verso il riconoscimento di una molteplicità di famiglie che, a detta sua, esistono e quindi vanno considerate valide.
Chissà cosa ne pensa di questa sviolinata la sua collega di maggioranza on. ministra Lorenzin, la quale, molto pragmaticamente, ha sostenuto l’idea del Fertility day, ovvero una campagna per suggerire alle coppie di procreare, altrimenti ci troveremo un Paese di soli vecchi e saremo fottuti.
Chissà cosa ne penserà lei di questa mistificazione della realtà, secondo cui qualsiasi essere vivente che si accompagni con un altro essere vivente può pretende che tale unione sia regolamentata dallo Stato e parificata a quella tra uomo e donna, l’unica che rende possibile la sopravvivenza dell’umanità intera.
Abbiamo davvero un disperato bisogno di scorrettezza politica, di gente con gli attributi quadrati capace di dire le cose come stanno, prendendo anche decisioni impopolari ma che sono nella loro essenza profondamente giuste.
A Cascina, il giovane sindaco Susanna Ceccardi si è rifiutato sia di effettuare personalmente tale pratica che di delegarla, perché la ritiene un’invasione assurda che lo Stato compie nell’intimità di alcune coppie.
Evviva il liberalismo, evviva la verità!
Caro Sindaco Bertinelli, lo scrisse San Tommaso nella “Somma teologica” e oggi lo propongo a te: “Una legge ingiusta, contraria alla legge naturale o alla legge divina, non è una legge ma una corruzione della legge, e non obbliga in coscienza”.
Almeno pensaci.
Lorenzo Zuppini
in veste di cittadino
Bertinelli in foto in quel contesto non figura un granché. A me fa un po’che.