
SERRAVALLE. Il dibattito politico locale e non solo, è occupato sulle possibilità di fusioni e unioni dei comuni Pistoiesi.
La posizione del Circolo di Rifondazione Comunista di Serravalle in materia è chiara, e ricalca quella della Federazione provinciale. Ogni provvedimento locale in materia, a nostro avviso deve essere sempre posto all’attenzione degli abitanti e sottoposto dove necessario a referendum, ogni imposizione caduta dall’alto, sarebbe deleteria e controproducente.
Le fusioni secondo noi, hanno senso, in comuni con popolazioni esigue e magari con risorse ridotte. Per i comuni con popolazione di media grandezza, ciò non è auspicabile.
Questo perché, il risparmio nei servizi, sarebbe ridotto o nullo e innescherebbe campanilismi e con la soppressione dei consigli comunali locali, ridurrebbe molto gli spazi democratici.
Il comune con popolazione inferiore, difficilmente potrebbe eleggere suoi rappresentanti, per portare avanti le problematiche locali. Diversa cosa è un’unione di servizi, in comune, questo sì aspicabile, anche in comuni con popolazione importante.
Alcuni politici auspicano l’ottimo delle entità comunali, con popolazione oltre i 30mila abitanti. Per Serravalle ribadiamo il fermo no a fusioni, mentre apprezziamo con favore l’unione dei servizi, cosa che l’amministrazione Serravallina ha già in corso con ottimi risultati con Monsummano e Ponte Buggianese.
Circolo di Rifondazione di Serravalle