API, UNO SCIAME SEMINA IL PANICO IN CITTÀ

Apiario o... Panda?
Apiario o… Panda?

PISTOIA. Momenti di panico, oggi, all’ora di pranzo, a Pistoia ovest. Uno sciame di api, in cerca di casa-alveare, si è annidato all’angolo tra via Borgognoni e via Vivaldi, seminando il terrore tra i clienti del bar Crudelia e della rosticceria Vito, poste l’una di fronte all’altra.

La paura generale è stata stemperata dalla presenza, casuale, di Paola Bidin e Gianni Alessandri, due apicoltori, lì per caso, hanno giurato, che hanno dimostrato come le centinaia di api che volteggiavano impazzite sulla carrozzeria di un’autovettura parcheggiata all’angolo della strada e sul telone del bar non avessero alcuna intenzione di attaccare.

Panda con api
Panda con api

“Sono del tutto innocue – ha affermato, senza timore di venir contraddetta, Paola Bidin –. È uno sciame di api, con tanto di regina al seguito che il mio collega ed io cercheremo di trovare il prima possibile, che è stato probabilmente sfrattato chissà da dove e ora è in procinto di ricostituirsi l’habitat. Le api pungono per difendere il proprio territorio o perché temono di essere aggredite: quando pungono, muoiono e senza un alveare da difendere, non hanno alcuna intenzione di immolarsi”.

Un conto è dirle, certe cose; altro, farle. Ma dalle parole, Paola Bidin e Gianni Alessandri sono passati presto ai fatti. Senza alcuna protezione si sono avvicinati allo sciame di api cercando di individuare, tra le centinaia di insetti, la regina.

“Potete avvicinarci – ha aggiunto Gianni Alessandri rivolgendosi alle decine di curiosi che affollavano la zona  – , non attaccano e non attaccheranno. Hanno probabilmente fatto una sosta di avvicinamento, da dove provengono, al posto che avranno probabilmente individuato e che non sarà certo qui, né così vicino. Capisco che possano impressionare, ma vi assicuro che nessuna di loro pungerà qualcuno di noi”.

Paola Bidin e Gianni Alessandri, apicoltori
Paola Bidin e Gianni Alessandri, apicoltori

I presenti, tutti armati di telefonini con i quali immortalano l’evento, nonostante abbiano potuto constatare personalmente l’inoffensività dell’intero sciame, restano prudentemente e preventivamente a distanza. Paola e Gianni, i due apicoltori, parlottano al telefono con qualcuno. Poi, armati di uno scatolone, riescono ad isolare qualche ape, tra le quali, forse, anche la regina. La gente, fatte le foto, riprende la strada interrotta.

La paura è passata. Soprattutto quella delle api.

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