PISTOIA. Sono proprio uova fresche di giornata le due decisioni che il Consiglio Comunale ha assunto ieri pomeriggio a lode e gloria della finanza sprezzante e del suo santo nome.
Ambedue le richieste negate venivano dalla destra e forse le sinistre le avranno ostacolate per questo, alla faccia – come si dice – del superamento delle barriere e delle stecconate (che meglio andrebbero, forse, se scaricate sul groppone di certi prodi politici).
La prima riguarda il super-bonus ai Dirigenti. Chiedeva, la destra, che non si dessero in alcun modo quattrini extra a quanti, dopo essere stati dirigenti in partecipate comunali, se ne vanno in pensione: di quattrini (questo il succo) ne hanno presi anche troppi da sé con gli stipendi e gli emolumenti grattati fin dal fondo del barile.
Sorpresa in Consiglio, pare: si vota e le cose si mettono 16 a 16. Votano contro le opposizioni e alcuni dissidenti da Arcipelago Gulag. In dubiis pro reo: né Sindaco – mi si dice – né Presidente del Consiglio votano, e la cosa resta come una di quelle classiche auto americane che cadono nel burrone del Colorado, e che rimangono in bilico su un cespuglio che sporge dalla parete di roccia; tentennano, bàsculano, ma non cadono. Così tutto resta com’è: e i prodi piddini, se lo vorranno, potranno dare gratifiche a iosa (tanto pagano gli elettori: anche quelli del Pd) a chi è stato scelto per – di fatto – riscuotere e basta. Evviva il Pd e la sensibilità della sinistra curatrice della crisi.
La seconda sorpresa riguarda il principio-concetto di mobilità dei dipendenti delle partecipate comunali. Mettiamo, per caso, che domani la Farcom si fonda con le farmacie comunali di Catania: il rischio è che ai dipendenti di Pistoia venga chiesto di trasferirsi nella nobile Trinacria. La Sicilia è bella, ma un po’ lontana.
L’opposizione chiedeva che, nelle norme di mobilità, si inserisse il limite di 50 km. Così che ai dipendenti di Pistoia, in caso di imprevista fusione, non fosse richiesto di poter essere arrandolati a Canicattì.
Anche qui un bel niet della maggioranza. Che, ovviamente, segue più i principi della finanza che quelli della difesa dei suoi ex-amori di lavoratori.
Ma cosa significa tutto questo? Che nel P[artito] D[emocristiano] di Renzi c’è più casino – avete capito bene: casino, puttanaio, scompiglio o come altro volete – di quanto si possa pensare. Come quando inizia – e la dottoressa Breschi potrebbe spiegarcelo con dovizia di particolari – la cosiddetta “fase anarchica” del tumore, durante la quale niente risponde a nessuna regola e il disfacimento fisico procombe, con leopardiana disperazione, fino alla morte.
È forse per questo che dopo le decisioni qualcuno avrebbe sentito urlare il buon Sarteschi…?
Dunque Mister…il PD del Renzi trionfatore alle primarie di qualche secolo fa, ora dice all’unico politico rimasto in Campania: Bassolino….per favore Bassolino! Bassoli-NO!
A Milano candidano un manager che con la sinistra non ha niente a che fare, a Roma forse un prefetto….in più ora vogliono far finta di privatizzare le FS (così come le poste) incaricando il tizio (ora mi sfugge il nome) che sistemò a Renzi, quando era sindaco, il problemino dell’ATAF. Vogliamo poi parlare delle banche salvate ieri per decreto? Banca Marche, Banca Popolare dell’ Etruria, Cari Ferrara Cari Chieti? Parliamone in breve(poi magari ci faccio un bel post completo): sono13 le banche in seria difficoltà in Italia, ma guarda un po, salvano quella dove tiene lavoro il babbo della Boschi, e tutte sono banche del centro Italia, legate a doppio filo a quel PD che domina in quelle zone da sempre….e le altre? Le altre no. E quindi? Quindi che!?…i soldini del fondo salva banche son finiti!
PS. vi hanno raccontato che il salvataggio di codesti banditi (sono a processo: chiedevano persino le tangenti per i mutui), non ci costa nulla. falso: la UE (grazie alla quale abbiamo evitato un salasso, noi cittadini, da 4 miliardi) certifica ieri un esborso per Pantalone (noi) di 400 milioni di euro.
E i giornali che mitragliano Berlusconi per 2 zoccole? E Crozza?….tutti zitti.
Buona giornata
Direttore, la dottoressa Gramigna ha scritto sul suo facebook: «Faccio presente al direttore Banchini che a Pistoia di governo Renzi c’è ben poco! Magari… avremmo visto altro scenario».
Secondo me ha sbagliato a scrivere: ha scambiato una m per una enne: voleva forse dire… scemario…?
si…avrebbero aperto un ufficio dove i suoi fans (di renzi…mica della Gramigna) potevano utilizzare al meglio la lingua attaccando i francobolli alle buste.