VALLE LUNE SENZA ATTREZZATURA

L’area di Castel di Mura dopo l’intervento dei volontari
L’area di Castel di Mura dopo l’intervento dei volontari

SAN MARCELLO-MONTAGNA. [a.b.] Scrive Fabiano Fini, presidente dell’associazione Valle Lune:

Stamani (martedì 9 giugno – n.d.r.) cinque volontari dell’associazione (tra cui il sottoscritto) si sono recati a Monte Castello per il periodico sfalcio dell’erba attorno ai resti dell’antica fortezza di Castel di Mura. Grande è stato il nostro disappunto constatare che gran parte dell’attrezzatura che lasciamo abitualmente in loco ci era stata sottratta.

Subire un furto lascia sempre l’amaro in bocca, ma quando è commesso ai danni di un’associazione di volontariato senza fini di lucro è un gesto ancora più ignobile. Poco conta il valore di ciò che è stato rubato, spesso parte dell’attrezzatura è acquistata con il contributo del volontario stesso che poi presta, gratuitamente, anche la propria attività lavorativa. Sono rammaricato e amareggiato, oltretutto è la seconda volta nel giro di pochi mesi, e sempre nella stessa zona, che i ladri prendono di mira la nostra associazione.

Prima della pulizia
Prima della pulizia

Con il furto subito oggi siamo rimasti praticamente senza attrezzatura. Nonostante ciò proseguiremo nella nostra attività di valorizzazione del territorio, acquisteremo di nuovo ciò che ci è stato rubato nella speranza di non dover subire anche il terzo furto. Nei confronti degli (o del) ignobili e miserevoli individui che hanno commesso il furto non posso che provare profonda commiserazione.

Fabiano Fini

Castel di Mura si trova tra Lizzano e Spignana; fu la fortezza più importante della Montagna Pistoiese e il progetto di recupero – Un tesoro sulla Montagna Pistoiese – è stato lo scorso anno premiato dal Cesvot con un finanziamento di 15 mila euro.

Sommersa dalla vegetazione, grazie al prezioso lavoro dei volontari dell’associazione guidati dall’archeologa Cristina Taddei hanno ripulito buona parte dell’area con l’obiettivo, entro settembre prossimo, di rendere nuovamente visibile la planimetria del castello che fu sede tra l’altro del Capitanato della Montagna tra il 1358 e il 1361.

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