vandalismo. INSIEME AI GRAFFITI OLTRAGGIOSI, SCOMPARE ANCHE LA TARGA COMMEMMORATIVA PER I MARTIRI DELLE FOIBE

Il muro delle Poste in Via Roma su cui era stata affissa la targa per i martiri delle foibe

PISTOIA. Come abbiamo già scritto, è dai particolari microscopici, per alcuni insignificanti, che giudichi le persone.

Accadde un fatto increscioso mesi or sono, nel Giorno del ricordo, evento che riporta alla nostra mente le violenze e i massacri compiuti dai comunisti di Tito a danno di inermi cittadini italiani: una targa in loro memoria, posta sul retro delle Poste di Via Roma, venne sfregiata da scritte inneggianti i partigiani e il comunismo.

Primi, ed unici, a denunciare il misfatto fummo noi. Chissà, questione di priorità. Oggi, con sommo rammarico, dobbiamo evidenziare l’ennesimo sfregio alla memoria di quelle vittime italiane: assieme alle scritte rosse, è sparita anche la targa.

La targa per i martiri delle foibe e le scritte ingiuriose sul retro delle Poste in Via Roma

Alleghiamo le foto del “prima” e del “dopo”, cosicché possiate comprendere che non si trattava di una targhetta inneggiante Mussolini o il fascismo: semplicemente ricordava le innocenti vittime, che, ad oggi, sono morte per la seconda volta.

È evidente che gli scarabocchi siano stati cancellati da degli addetti del Comune. Non è però affatto  chiaro come mai sia stato rimosso anche quell’innocuo quadretto. Ma soprattutto chi abbia ordinato la sua rimozione.

Se tali menti sono le solite che hanno ordinato la cancellazione dei graffiti, appare chiaro la loro inconsistenza e incapacità di assumere posizioni forti e chiare. Soggetti privi di personalità capaci solamente di dare un colpo al cerchio e uno alla botte.

Nel caso tale targa fosse stata “abusiva”, lo è più del branco di rom che, occupando Piazza Oplà e il parcheggio lì davanti, la lordano facendola divenire invivibile?

Siamo alle solite: questione di priorità. Ai nostri compatrioti caduti non è concessa la cittadinanza.

[Lorenzo Zuppini]

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