Il consiglio comunale nell’ultima seduta dell’anno ha adottato la variante al piano operativo che dà il via libera a importanti trasformazioni del territorio con l’ampliamento di aziende e il recupero di zone oggi fatiscenti. Tra i vari interventi previsti il Maglificio Bartolini srl di Prato trasferirà la propria sede in un nuovo edificio produttivo in via dell’Industria. Il sindaco Calamai « Un atto di grande valore. La variante porta nuovo sviluppo, servizi ai cittadini e crescita»
MONTEMURLO. Montemurlo guarda al futuro con fiducia. Nel corso dell’ultima seduta del 2020 il consiglio comunale ha adottato la variante 1 al piano operativo che di fatto dà il via libera ad importanti interventi di trasformazione sia sul fronte industriale che dei servizi ai cittadini.
«Chiudiamo un anno così particolare e difficile con un atto di grande valore. —sottolinea il sindaco Simone Calamai — La variante 1, infatti, porta sul territorio nuovo sviluppo e imprese, servizi di qualità ai cittadini. Il nostro obbiettivo rimane quello di far crescere una città sempre più bella, curata, dove lo sviluppo industriale va di pari passo con il benessere delle persone».
Sono tanti gli interventi previsti dalla variante, tra questi cinque nuovi piani di sviluppo industriale nel settore manifatturiero e non, segno che Montemurlo è un distretto capace anche di attrarre settori produttivi diversi. Uno dei maggiori interventi di trasformazione riguarda via dell’Industria nei pressi del podere Cernaia, dove un’azienda pratese, il Maglificio Bartolini srl, ha intenzione di riunire tutta la produzione in un nuovo stabilimento di 2100 metri quadrati.
La Bartolini è un’azienda di grande qualità, attenta alla promozione del made in Italy ed operativa sul mercato nazionale ed estero, che con l’intervento di via dell’Industria intende concentrare tutte le fasi lavorative in un’unica sede, riuscendo a gestire il magazzino, il personale e la parte amministrativa direttamente nella stessa struttura.
Il progetto proposto prevede il recupero degli immobili rurali presenti nel podere Cernaia, trasformando l’ex fienile in laboratorio per modelli e showroom, l’edificio principale in uffici e foresteria per i clienti, mentre nel lotto libero adiacente è prevista la realizzazione del nuovo edificio produttivo di 2100 mq di superficie.
Il nuovo edificio produttivo sarà collegato agli edifici esistenti mediante una struttura in acciaio e vetro in modo da avere una maggiore fruibilità degli spazi ed una migliore operatività all’interno di essi. Nell’ambito della trasformazione proposta viene prevista la sdemanializzazione dell’attuale strada vicinale che attraversa trasversalmente il lotto e la realizzazione al suo posto di una nuova viabilità, con accesso da via Parugiano di sotto, e la creazione di un’area a parcheggio e di una fascia a verde pubblico.
L’edificio sarà dotato di un impianto fotovoltaico e di pompe di calore senza utilizzo di gas di rete per migliorare l’impatto ambientale. Un nuovo modo di intendere l azienda verso i clienti e i dipendenti, con ambienti confortevoli, accoglienti ed eco-sostenibili.
Anche alcune aziende già presenti nel distretto montemurlese continuano a crescere e a investire sul territorio. È il caso della Co.Edil e della Cofil che hanno presentato due importanti progetti di sviluppo industriale con la realizzazione di nuovi edifici su aree di proprietà.
In particolare la Co.Edil realizzerà un nuovo stabilimento in via Strozzi all’intersezione con via Terni della superficie di 2800 metri quadrati. L’azienda negli ultimi anni ha avuto un notevole sviluppo (è passata infatti da 18 a 26 dipendenti). La ditta, che in passato svolgeva prevalentemente lavori stradali, infatti, adesso si occupa anche di interventi di nuova edificazione e ristrutturazioni e il nuovo edificio è quindi funzionale alla crescita dell’azienda. La nuova sede aziendale sarà dotata di ampi magazzini per il deposito di materiali e attrezzi e di uffici amministrativi.
Anche la Cofil amplierà i propri locali produttivi con un nuovo edificio di 2250 metri quadrati in via Mattei.
Infine, la variante 1 andrà a sanare alcune situazioni di fatiscenza presenti sul territorio, in zone dove si trovano edifici abbandonati da tempo e non più utilizzati come in via Masaccio all’intersezione con via Di Vittorio a Bagnolo, in via Perugia all’angolo con via Milano e in via Montalese intersezione con via Europa a Bagnolo.
«La variante consente di creare nuovi spazi pubblici e dare maggior decoro a zone del Comune che fino ad oggi risultavano in stato d’abbandono o degrado. — conclude il sindaco Simone Calamai — Un’operazione che consente di creare le condizioni per andare a riqualificare attraverso spostamenti di volumi dalle zone produttive a quelle residenziali e creare così nuove unità abitative. In questo modo continuiamo a rendere il territorio più bello, funzionale e ordinato»
La politica attuata dal Comune negli ultimi dieci anni, con l’approvazione del regolamento urbanistico, è stata quella di prevedere nuove aree di trasformazione solo a seguito di proposte motivate da un piano di investimento industriale, da parte di imprese effettivamente interessate a impiantare una nuova attività o ad accentrare e ampliare l’attività esistente, o a spostare l’attività dalle zone residenziali.
La variante n.1 al piano operativo ha anche lo scopo di andare a perfezionare la disciplina di piano, in modo da renderne più semplice l’interpretazione e più agevole l’attuazione, oltre a provvedere alla correzione di alcuni errori materiali riscontrati nella fase di attuazione del nuovo strumento urbanistico.
[masi —comune di montemurlo]