VENTURI (PD): «PER LA MONTAGNA UN PRONTO SOCCORSO H 24»

Gianfranco Venturi
Gianfranco Venturi

FIRENZE. Ieri, 4 novembre, si è riunito a Firenze il Consiglio Regionale. Una riunione fiume. In approvazione quel Piano Sanitario Regionale in gestazione da inizio legislatura e non ancora passato.

Il Crest, con una delegazione e come anticipato nel post Toscana. Le aree disagiate e il piano sanitario già scaduto, ha presidiato a partire dalle 14:30 il portone di Palazzo Medici Riccardi. Un gesto simbolico per far sentire ai rappresentanti dei cittadini toscani la presenza degli abitanti delle zone troppo spesso e volutamente dimenticate per meri calcoli di tornaconto politico.

Monica Sgherri
Monica Sgherri

Al Consigliere Monica Sgherri, di Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani, che aveva fatto propri gli emendamenti redatti dal Crest al Piano Sanitario in via di approvazione, è stato consegnato un cesto di prodotti tipici, da consegnare a tutto il Consiglio con il seguente messaggio: “Non siamo un peso. Siamo la Toscana che produce bellezza e tipicità”.

Il consigliere Gianfranco Venturi (Pd), interpellato da Emiliano Bracali Presidente dell’Associazione Zeno Colò aderente al Crest, si è intrattenuto con la delegazione affermando che: “La Montagna Pistoiese è zona disagiata a cui va riconosciuto un Pronto Soccorso H24”.

Nelle circa due ore di presenza davanti al Consiglio Regionale i componenti del Crest hanno distribuito ai passanti il volantino seguente:

Il 65% del territorio della Regione Toscana è la nostra Toscana “minore”: la Maremma, l’Amiata, l’Isola d’Elba, la Val di Cecina, la Lunigiana, la Garfagnana, la Valleriana, la Montagna Pistoiese, il Mugello, il Valdarno, il Casentino.

La Toscana dimenticata dal governatore Rossi. 

Rappresentanti del Crest dinanzi al Consiglio Regionale [4 novembre 2014]
Rappresentanti del Crest dinanzi al Consiglio Regionale [4 novembre 2014]
Quella che vede sparire ed allontanarsi servizi anno dopo anno, dove i Pronto Soccorso si trasformano in Punti di Primo Soccorso e l’emergenza urgenza è affidata all’elisoccorso, sperando sempre nel bel tempo. La Toscana dove vengono chiusi interi reparti e depotenziati interi ospedali in cambio di Case o Botteghe della Salute. Dove non si può più nascere e dove di notte e nei festivi non c’è un pediatra.

  • La Toscana dove si va in vacanza ma non si resta.
  • Noi invece restiamo e resistiamo.
  • La Toscana “minore” vuol continuare a vivere
  • La Toscana “minore” ha diritti non solo doveri
  • La Toscana “minore” ha bisogno di attenzione e cura

Chiediamo che il Piano Sociosanitario Integrato Regionale si ricordi di noi e tuteli il nostro diritto all’accesso alla Sanità Pubblica. Uguale per tutti

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