Il Milite Ignoto diventa cittadino onorario di Vernio, così si ricorderanno anche i giovani valbisentini che persero la vita nella prima guerra mondiale
VERNIO. La storia non renderà mai abbastanza onore alla memoria delle migliaia di giovani — un’intera generazione, compresi i famosi ragazzi del ‘99 — che persero la vita nel corso della Prima guerra mondiale. Un sacrificio enorme che trova nel Milite Ignoto, sepolto cento anni fa sull’Altare della Patria a Roma, un simbolo su cui riflettere anche oggi per difendere sempre e comunque il valore della pace.
Tanti ragazzi partirono senza far ritorno anche dalla Val di Bisenzio, soltanto a Vernio furono oltre duecento. E cento anni fa passò anche da Prato il convoglio, partito da Aquileia e diretto a Roma, che trasportava i resti del soldato senza nome che Maria Bergamas aveva scelto come figlio di tutte le madri delle vittime della guerra.
In occasione del centenario, molti Comuni, tra cui quello di Vernio, hanno concesso la cittadinanza onoraria al Milite ignoto, su iniziativa del Gruppo Medaglie d’Oro e di Anci, per rendere omaggio a tutte le vittime di guerra.
È in questo contesto che nasce il convegno su Il milite ignoto, per la concordia nella pace che si terrà sabato 18 dicembre, alle 16,30, nella Galleria del Casone dei Bardi con la partecipazione del Military Historical Center – Coordinamento Albo d’Oro, associazione che si prefigge l’obiettivo di onorare le vittime militari e civili di tutte le guerre.
Dopo i saluti del sindaco Giovanni Morganti e la proiezione del filmato storico dedicato al viaggio del Milite ignoto, interverrà il colonnello Antonino Zarcone, storico militare e già capo dell’ufficio storico dello Stato maggiore dell’esercito, con una relazione sul tema Dal sacrificio in guerra alla concordia nazionale, seguirà l’intervento del professor Leonardo Scatarzi su L’immaginario visivo come nutrimento della memoria.
[comune di vernio]