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PISTOIA. Oggi domenica 21 Ottobre alle ore 18 presso il circolo Arci Garibaldi, si svolgerà un assemblea pubblica organizzata dal Partito Comunista in previsione dello sciopero generale del 26 Ottobre, indetto da buona parte del sindacalismo di base.
Saranno presenti e interverranno la CUB di Pistoia, particolarmente attiva all’interno dell’ospedale San Jacopo e in Hitachi, e la SGB di Firenze, due delle sigle che hanno indetto lo sciopero.
Di seguito il comunicato:
IL PARTITO COMUNISTA CHIAMA TUTTI I LAVORATORI ALLA LOTTA E AD UNA COMBATTIVA MOBILITAZIONE PER LA RIUSCITA DELLO SCIOPERO GENERALE DEL 26 OTTOBRE di tutti i settori, pubblico e privato, per l’intera giornata, indetto dai sindacati Cub, SGB, SI-Cobas, Usi.
L’appello alla lotta riguarda tutti i lavoratori indipendentemente dalla loro appartenenza sindacale.
NON FATEVI PRENDERE IN GIRO QUESTO NON È IL GOVERNO DEL POPOLO!
Al pari dei governi precedenti prosegue l’attacco ai lavoratori e ai loro diritti ricevendo il plauso della Confindustria e nascondendo la vera natura della manovra finanziaria che viene approvata. Nessuna vera rottura con i vincoli europei, nessun taglio alla spesa militare, stesse politiche di austerità e tagli alle politiche sociali dei governi precedenti.
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La flat tax abbasserà le tasse per le imprese ma non per i lavoratori. Gli alti importi del condono fiscale consentiranno ancora una volta ai grandi evasori di non versare quanto dovuto. Il cosiddetto reddito di cittadinanza, finanziato con le tasse dei lavoratori, elargisce un’elemosina ai disoccupati per sostenere i consumi a vantaggio delle imprese, senza affrontare il vero problema della mancanza di lavoro.
LA VERITÀ È CHE IL CAPITALISMO È IN CRISI IRREVERSIBILE.
Per mantenere i propri profitti privati i grandi capitalisti ogni giorno incrementano lo sfruttamento dei lavoratori: salari sempre più bassi, aumento delle ore lavorate, maggiore precarietà sul lavoro, minori diritti, peggioramento della condizione generale di milioni di persone.
La cosiddetta ripresa alimenta i profitti di pochi sulla pelle dei lavoratori: non siamo tutti sulla stessa barca, il conflitto di classe esiste ma lo stanno vincendo i padroni.
UNO SCIOPERO GENERALE PER MUOVERE AL CONTRATTACCO: diritto al lavoro stabile , al contratto uguale per uguale mansione, al limite legale di salario minimo per rompere la competizione al ribasso, alla pensione a 60 anni, alla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, al taglio di tutte le forme di precarizzazione, diritto alla tutela della salute nei e fuori i luoghi di lavoro, per uno stato sociale pubblico e gratuito, contro le spese militari e le guerre.
PER OTTENERE QUESTO, È NECESSARIA LA PROSPETTIVA DI UNA SOCIETÀ ECONOMICAMENTE E SOCIALMENTE DIVERSA, SENZA SFRUTTAMENTO E CON DIRITTI REALMENTE UNIVERSALI, CHE I LAVORATORI POSSONO COSTRUIRE SOLO ATTRAVERSO LE LORO LOTTE.
La storia degli ultimi anni ha dimostrato che è pura illusione cercare spazi per battaglie di retroguardia, per la realizzazione di riforme o addirittura per tentativi inutili e pericolosi di concertazione/accordo coi padroni.
I lavoratori devono, insieme con le necessarie lotte sindacali, prendere coscienza che i loro diritti, e la reale liberazione sociale si realizzerà definitivamente solo con l’abbattimento del sistema capitalistico, con la costruzione di una società in cui il potere sia nelle mani dei lavoratori e non della finanza e dei padroni.
[partito comunista pistoia]