FIRENZE. “Purtroppo – afferma Manuel Vescovi, capogruppo in consiglio regionale della Lega Nord e membro della commissione sanità – il rapporto fra sanità pubblica e cittadino è spesso contraddistinto da palesi e gravi mancanze nei confronti di quest’ultimo.”
“Casi di “malasanità” – prosegue Vescovi – ve ne sono, ahimè, in abbondanza (a partire da come è stata gestita l’emergenza meningite, con problematiche crescenti da parte di chi intendeva vaccinarsi) fino alla quotidianità fatta di odiosi disservizi, come quello capitato all’ottantenne pistoiese”.
“È impensabile che nel 2016 – sottolinea il rappresentante del Carroccio – le persone, tra l’altro anche anziane, si ritrovino a dover fare i conti con una chiara disorganizzazione interna ai nosocomi di Pescia e Pistoia, dove il cittadino, al termine di una vera e propria odissea, si è dovuto recare in una struttura privata per effettuare un’analisi specialistica, dato che, come riferisce la figlia dell’ottantenne, “probabilmente l’esame a cui il padre era stato sottoposto era finito nella cartella di un altro paziente”.
“Insomma – conclude Manuel Vescovi – ritengo che sia inutile e stucchevole che le Istituzioni regionali non perdano occasione per decantare la bontà ed efficienza della sanità toscana; forse, se facessero qualche visita a sorpresa, non preannunciata in pompa magna, negli ospedali, si renderebbero conto di come quello che è accaduto a Pistoia e Pescia non è assolutamente un caso isolato”.
[filippini – lega nord toscana]