“VETERAN CAR CLUB PISTOIA”: «GRAZIE A CHI HA PERMESSO IL RECUPERO DELLA MEMORIA»

Cerimonia alla stele del "Marchese Volante" [foto L.Pulcini]
Cerimonia alla stele del Marchese Volante [foto L.Pulcini]
PISTOIA. La mattina di 73 anni fa su Pistoia cadeva una pioggia insistente esattamente come domenica scorsa, 4 ottobre, quando Alfredo Lippi e Vallero Fagioli del Veteran Car Club insieme allo scrittore e giornalista modenese Gian Paolo Maini, ai piedi di una stele commemorativa persa tra i vivai di Via Lungagna, hanno rispolverato una pagina di storia pistoiese dimenticata o mai conosciuta: il 2 ottobre 1942, esattamente dove sorge quel monumento, precipitò un aereo da addestramento Nardi FN 315 della Regia Aeronautica appena decollato dal “Campo di Volo”.

Al disastro assistettero attoniti i componenti della famiglia Bartolini che in quel momento stavano lavorando nei campi e uno di loro, Giovanni che oggi ha 81 anni e che ancora vive nella casa di famiglia a due passi da quel luogo, ha un ricordo nitidissimo di quella tragedia. Nitido ed indelebile come può averlo solo chi vive la morte di due uomini ad appena nove anni.

Giovanni racconta che era normale vedere passare ogni giorno sopra le loro teste gli aerei usciti dalle linee di montaggio della Sezione Aeronautica della San Giorgio e quelli della Scuola di Addestramento per Ufficiali Piloti, che aveva sede nel Palazzo Banchieri Rospigliosi in Via Amati. Ma la loro attenzione venne attratta, in qualche modo, da un aereo che improvvisamente cominciò a precipitare perpendicolarmente, come se fosse stato assolutamente ingovernabile, così da impedire a coloro che erano a bordo di non poterlo gestire con una planata nei campi o addirittura di tentare un rientro verso l’aeroporto.

Corona alla stele del tragico incidente aereo del 1942 [foto L. Pulcini]
Corona alla stele del tragico incidente aereo del 1942 [foto L. Pulcini]
Il Nardi FN 315 si schiantò al suolo a pochi passi dal quel gruppetto di contadini intenti alla vendemmia. Tra il granturco si alzarono altissime le fiamme.
Giovanni di corsa arrivò a pochi metri da una scena terrificante, dove uno dei due aviatori riuscì ancora per pochi istanti ad agitare un braccio fuori dall’abitacolo.

Il racconto continua con l’arrivo di militari e dei carabinieri che isolarono la zona e con Don Tesi della Parrocchia di Piuvica che impartisce la benedizione ai poveri resti dei due giovani piloti: il Tenente Istruttore Claudio Pagano, 27 anni e il Sotto Tenente allievo pilota Lotario Rangoni Machiavelli che aveva due anni di più.

La madre di quest’ultimo acquistò quel piccolo fazzoletto di terra dove il destino le aveva strappato il figlio e vi fece erigere una stele che dopo oltre settanta anni è stata restaurata con un intervento encomiabile dal punto di vista esecutivo, curato e finanziato del Veteran Car Club.

Si è provveduto alla pulizia del travertino e il recupero della pavimentazione in marmo effettuato anche con l’apporto del lavoro volontario di soci come Giovanni La Mura, ma soprattutto si è inteso riproporre la memoria di questa tragedia e la figura del modenese Lotario Rangoni Machiavelli che fu un ottimo conduttore automobilistico.

A tal proposito è stato invitato alla cerimonia Gian Paolo Maini il quale, con il libro “La prima corsa” edito per i tipi di Imprimatur Editore, racconta in maniera esaustiva la vita del Marchese Rangoni Machiavelli ed il particolare il connubio con Enzo Ferrari quando il costruttore modenese, dopo il divorzio con l’Alfa Romeo, realizzò una auto tutta sua: la Auto-Avio Costruzioni 815 che condussero in gara, per la prima volta, Alberto Ascari figlio d’arte e il gentleman driver Rangoni Machiavelli, in occasione della Mille Miglia del 1940.

Rinfresco del Veteran Car Club in Via Traversa
Rinfresco del Veteran Car Club in Via Traversa

Le due auto non arrivarono al traguardo, ma dimostrano in gara di essere estremamente competitive infatti, la 65 condotta dal giovane modenese, si ritirò per un guasto meccanico quando era prima di classe e undicesima assoluta a soli 135 chilometri dal traguardo di Brescia ad un passo dal sogno di una affermazione all’esordio.

La mattinata è stata solennizzata dalla presenza alla cerimonia della vicesindaco Daniela Belliti che ha avuto parole di elogio per il lavoro fatto dal Veteran Car Club e che è rimasta particolarmente colpita da quell’omaggio dimenticato di una madre ad un figlio che le era stato strappato in uno modo così tragico.

Il sodalizio pistoiese rivolge un particolare ringraziamento a tutti coloro che con il loro contributo volontario hanno reso possibile il recupero di questa memoria e gli sponsor come Autoexclusive Limo’s Rent che ha offerto un aperitivo nel prestigioso autosalone di via Traversa della Vergine, 20.

[veteran car club pistoia]

Vedi anche: Il “Veteran Car Club Pistoia” commemora il Marchese Volante

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