La Polizia Provinciale impegnata nei controlli per garantire il rispetto delle norme e la sicurezza dei cittadini
PRATO. Oggi sabato e domani domenica 3 settembre è tempo di preapertura della caccia mentre la stagione venatoria avrà inizio a partire da domenica 17 settembre 2023 fino al 31 gennaio 2024, quando potrà essere esercitata tutti i giorni ad eccezione del martedì e del venerdì dove vige il silenzio venatorio.
Scatta dunque una nuova stagione che vedrà impegnato il Corpo di Polizia Provinciale e le Guardie Venatorie Volontarie nel controllo del territorio allo scopo di garantire il rispetto delle norme e la sicurezza dei cittadini, con particolare attenzione rivolta alle distanze prescritte dalla legge e agli atti di bracconaggio.
Numerose saranno le pattuglie impiegate nel lavoro di monitoraggio, opportunamente distribuite su tutto il territorio provinciale.
Nel periodo che precede l’apertura generale, dall’11 al 16 settembre, come ogni anno, la Polizia Provinciale si metterà a disposizione dei cacciatori organizzando due serate di incontri – uno sul territorio della piana e uno in vallata, che saranno comunicati quanto prima – al fine di spiegare le nuove normative vigenti ed il corretto comportamento da tenere durante l’esercizio della caccia.
La Polizia Provinciale sottolinea che nelle giornate di preapertura la caccia potrà essere svolta come di seguito specificato:
- la caccia dovrà essere esercitata da appostamento fisso o temporaneo (è vietata la caccia vagante) ed esclusivamente nell’ATC di residenza venatoria;
- le specie consentite saranno la tortora selvatica (massimo 5 capi), la tortora dal collare orientale (massimo 10 capi), il piccione (massimo 20 capi) e lo storno (massimo 20 capi);
- dovrà essere obbligatoriamente utilizzato il tesserino digitale per tutte le specie sopra elencate;
- la caccia è consentita dalle ore 6.00 alle ore 19.00 (ora legale);
- la caccia non è consentita all’interno delle zone di protezione speciale (ZPS);
- nelle giornate di preapertura possono essere utilizzati stampi anche delle specie non di riferimento ad eccezione degli stampi della specie di storno e non possono essere utilizzati richiami vivi;
- la caccia al piccione e alla tortora dal collare può essere esercitata esclusivamente nei terreni ove sono state seminate o sono presenti coltivazioni di cereali autunno vernini, cereali a semina primaverile o oleoproteaginose (girasole, soia, colza, fava, favino, pisello, cece, cartamo, limo) nonché in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri, nel periodo compreso dalla semina alla raccolta del prodotto;
- la caccia allo storno deve essere effettuata nei vigneti, uliveti e frutteti, nonché in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri, infine il prelievo è consentito anche in presenza di nuclei vegetazionali sparsi (almeno due piante) purché in piena terra, in presenza del frutto pendente e nei terreni in cui sono in atto sistemi dissuasivi incruenti a protezione delle colture.
La Polizia Provinciale precisa, inoltre, che tutti i capi di selvaggina migratoria (tortora selvatica) dovranno essere tempestivamente annotati sul tesserino al momento dell’abbattimento accertato, mentre i capi di selvaggina oggetto di deroga (piccione, storno e tortora dal collare) possono essere annotati subito dopo il recupero.
“Invitiamo i cacciatori al pieno rispetto delle norme – ha dichiarato il Comandante della Polizia Provinciale Michele Pellegrini – ribadendo la nostra completa disponibilità a fornire informazioni e a ricevere richieste e segnalazioni al nostro numero di pronto intervento”
[elci — provincia di prato]