viabilità disastrata. MULTE A RAFFICA: I CONTI CHE NON TORNANO

Montagna Pistoiese: strade a pezzi, segnali assenti e fondi delle sanzioni stradali gestiti al minimo. Gli automobilisti pagano, ma la sicurezza resta un miraggio

Viabilità critica e sanzioni in aumento: gli automobilisti pagano caro tra buche e segnaletica inadeguata

MONTAGNA PISTOIESE – Gli abitanti di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano condividono una problematica ormai nota e irrisolta: la precarietà della rete stradale locale. Strade dissestate, segnaletica assente o poco visibile e una viabilità che, specialmente in inverno, diventa problematica. In questo contesto già complesso, si aggiunge un ulteriore aspetto: mentre le infrastrutture versano in condizioni sempre più critiche, le multe agli automobilisti continuano a fioccare.

Dove finiscono i proventi delle multe?

Ma come vengono gestiti i proventi di queste sanzioni? Dove finiscono i soldi raccolti dai Comuni dalle multe degli automobilisti?

Secondo l’articolo 208 del Codice della Strada, i proventi derivanti dalle sanzioni devono essere destinati a specifici interventi sulla sicurezza stradale. Al comma 4 si stabilisce che: Il 50% dei proventi deve essere destinato obbligatoriamente alla sicurezza stradale, di cui:

  • 25% per la segnaletica stradale
  • 25% per il potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni
  • 50% per la manutenzione e messa in sicurezza delle strade

Tuttavia, il successivo comma stabilisce che questa destinazione è una facoltà per l’ente locale, che può scegliere di utilizzare “in tutto o in parte” il restante 50% per queste finalità.

La minima volontà di intervenire

Ebbene le scelte concrete dei Comuni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano sembrano andare ben al di sotto delle aspettative minime.

Vediamo nel dettaglio le cifre messe a budget dai due Comuni per il 2025:

San Marcello Piteglio ha previsto di incassare circa 31.000 euro dalle sanzioni stradali, la quota minima da destinare per le strade è quindi un’inezia: 15.500 euro così ripartiti:

  • 5.000 euro per la segnaletica (25%)
  • 3.900 euro per il potenziamento dei controlli (25%)
  • 7.750 euro per la manutenzione stradale (50%)

Abetone Cutigliano, invece, ha stimato un introito di 25.000 euro; cifra minima da destinare per le strade 12.500, ne destina leggermente di più: 12.813 ripartite come segue:

  • 3.125 euro per la segnaletica (25%)
  • 3.438 euro per il potenziamento dei controlli (25%)
  • 6.250 euro per la manutenzione (50%)

Le cifre sono nulla rispetto alle reali necessità. Con budget così limitati, si riesce a malapena a coprire qualche buca o sostituire pochi cartelli stradali. Tuttavia, la legge consente di destinare l’intero introito delle multe alla viabilità: una scelta che i Comuni non sembrano voler adottare.

Anche destinando il restante 50% le condizioni non migliorerebbero sostanzialmente, ma questo denota la poca volontà dei comuni, neanche quella di dare un segno.

Gli stessi Comuni che sollecitano, così dicono, Anas ad intervenire sui tratti di sua competenza, ma nel concreto non si esonerano da una gestione discutibile dei fondi a loro disposizione. Strade dissestate, segnaletica inadeguata e barriere fatiscenti restano a testimoniare che l’effettiva sicurezza stradale non è al centro delle priorità. Gli automobilisti, nel frattempo, continuano a pagare caro per infrazioni spesso inevitabili in un contesto stradale degradato.

Marco Ferrari
[
marcoferrari@linealibera.info]

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