MONTEMURLO. Si rinnova la partecipazione del comune di Montemurlo al Viaggio della Memoria, promosso dall’Aned, dal Museo della Deportazione di Prato e dall’associazione per il gemellaggio “Prato-Ebensee”, in Austria nei luoghi dove si consumò l’eccidio nazista.
A rappresentare l’amministrazione comunale era presente il consigliere Alberto Fanti, insieme al gonfaloniere Doriano Targetti, che racconta con emozione la sua partecipazione alla manifestazione internazionale per il 72esimo anniversario della liberazione del lager di Mauthausen: «Quando la delegazione italiana ha fatto la sua entrata siamo stati accolti dalla canzone Bella ciao, il nostro inno della Resistenza. Un’esperienza profondamente toccante, che ha visto la partecipazione di centinaia di giovani da tutta Europa, che hanno avuto modo di ascoltare le testimonianze dirette degli ultimi deportati sopravvissuti.
«La memoria ha bisogno delle gambe di questi ragazzi per continuare andare avanti e per portare nel tempo il suo messaggio di pace».
Il consigliere Fanti ha poi posto una corona d’alloro al memoriale internazionale a ricordo delle migliaia d’innocenti uccisi a Mathausen, mentre a Gusen, a nome di tutta la comunità montemurlese, ha reso omaggio a Erasmo Meoni, l’operaio di Bagnolo catturato a Prato in seguito agli scioperi del marzo 1944 e morto di stenti nel lager nel dicembre dello stesso anno.
Il viaggio anche quest’anno è stato organizzato dal Museo della Deportazione di Prato che con la sua direttrice, Camilla Brunelli, porta avanti la ricerca e l’approfondimento sulla deportazione.
La delegazione pratese era composta tra gli altri dai comuni di Prato, Vaiano, Vernio, Carmignano e Poggio a Caiano e da una rappresentanza del liceo “Umberto Brunelleschi” di Montemurlo, dal liceo “Copernico” di Prato e dalla scuola media “Bartolini” di Vaiano.
A Ebensee i giovani studenti e le rappresentanze istituzionali, accompagnate dai giovani della parrocchia di Ebensee, hanno percorso insieme il cammino della pace fino alle gallerie, poco distanti dalla cittadina sul lago, dove i nazisti stavano progettando la costruzione di armi di distruzione di massa e dove lavorò anche l’indimenticato Roberto Castellani, deportato pratese e promotore del gemellaggio con la cittadina austriaca.
Anche in questo caso le note di Bella ciao, intonate dai giovani austriaci, sono state il sottofondo di tutta la passeggiata in ricordo dei deportati.
La delegazione montemurlese ha poi preso parte alle celebrazioni ufficiali al memoriale dei deportati italiani nel cimitero di Ebensee, restaurato lo scorso anni grazie al contributo dell’Aned.
«Durante il viaggio di ritorno gli studenti che facevano parte della delegazione hanno raccontato le loro emozioni – conclude Fanti – Le loro riflessioni, la loro sensibilità mi hanno commosso e credo che il senso di questo viaggio stia proprio in questo: far nascere e aiutare a sviluppare nei giovani una coscienza consapevole di quello che è stato lo sterminio nazista per dire mai più, in un tempo in cui è facile seguire i richiami di pericolosi populismi».
[masi – comune montemurlo]