VIALE ITALIA: DALL’INCURIA MANUTENTIVA ALLA SCIATTERIA COSTRUTTIVA

Viale Italia
Viale Italia

PISTOIA. Sin dal suo impianto originale, il viale Italia è stata una via di costruzione moderna e che usciva, vista la sua ampiezza di carreggiata, dai percorsi ordinari che eravamo abituati a vedere a Pistoia; una grande arteria che collegava e collega il centro con l’area residenziale a Nord e successivamente le edificazioni istituzionali (vedi Caserma Carabinieri). Nel corso del tempo ha subito l’incuria manutentiva e di sciattume costruttivo che contraddistingue da molto tempo la nostra amministrazione pubblica, vuoi comunale o provinciale.

Grande carreggiata, con manto bituminoso pessimo, oggetto continue di revisioni tecnologiche per notevoli perdite e modifiche ai vari condotti di servizio: acquedotto, metanizzazione, linee telefoniche, linee elettriche, ma che ha il suo punto ancor più debole, nella pedonabilità: i marciapiedi progettati sono inservibili poiché le nostre amministrazioni in passato e ora si guardano bene dal renderli percorribili estirpando la vegetazione infestante e ponendo all’ordine del giorno una spesa, finalmente giustificata, per eseguire e mantenere strutture pubbliche in condizioni almeno decenti.

Pensate che da pochi anni il viale Italia congiunge la città con la più moderna e rappresentativa struttura ricettiva di Pistoia, Villa Cappugi, con ristorante ed albergo frequentati per fortuna della città anche da visitatori stranieri che prendono Pistoia come punto di stazionamento per le visite della Toscana.

Io, abitando in via dello Scirocco, spesso percorro quel pezzetto di viale Italia contraddistinto dai marciapiedi inutilizzabili a causa delle erbacce che li infestano, e molte domeniche mi capita di incontrare una o due famiglie di stranieri (li riconosco perché con dieci gradi al sole escono all’aperto in maglietta e sandali) che, tornando a Villa Cappugi dove evidentemente soggiornano, sono costretti a camminare nella strada anziché sul marciapiede rischiando d’esser messi sotto dalle macchine che in quel pezzetto di strada, tra l’altro, sfrecciano a velocità considerevoli. Questi marciapiedi dovrebbero esser messi a posto risparmiando, oltretutto, i costi legati alla loro (assurda) pulizia.

Lorenzo Zuppini

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