vicofaro. CONSEGNATE AL VESCOVO LE FIRME PER RIMUOVERE DON BIANCALANI

I militanti del movimento La Rete di fronte al palazzo vescovile di via Puccini

PISTOIA. I militanti del movimento politico “La Rete” hanno recapitato alla Diocesi di Pistoia una raccolta di firme per chiedere al vescovo Fausto Tardelli di rimuovere Massimo Biancalani dalla parrocchia di Vicofaro che “ha trasformato in un’oasi di degrado, inciviltà, spaccio di droga e spesso teatro di episodi violenti”.

A Sua Eccellenza reverendissima, monsignor Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia.

I militanti del movimento politico LaRete le sottopongono questo elenco di firme raccolte tra i fedeli della sua diocesi per chiedere l’allontanamento di Don Massimo Biancalani dalla parrocchia di Vicofaro.
Ci rivolgiamo a Lei chiedendole di valutare attentamente l’operato del suddetto parroco e il grave danno che esso procura costantemente alla parrocchia di Vicofaro, alla diocesi di Pistoia, alla chiesa cattolica tutta e persino alla civile convivenza dei cittadini pistoiesi che, da tempo, denunciano il degrado del quartiere circostante la chiesa di Vicofaro, in cui dilagano lo spaccio di droga, le risse e i comportamenti incivili, immorali e spesso anche violenti posti in essere dagli ospiti di Don Biancalani.
Ci permettiamo, dunque, di ricordarle gli episodi più incresciosi avvenuti negli ultimi anni:

  • l’arresto di alcuni ospiti di Don Biancalani per spaccio di marijuana e persino di eroina;
  • la canzone “bella ciao”, inno politico dedicato al movimento partigiano che, in odio a Cristo e alla sua chiesa, massacrò sacerdoti, suore e fedeli cattolici, cantato in chiesa;
  • la rissa avvenuta di fronte alla chiesa durante il periodo di quarantena dovuta al covid-19;
  • gli indegni spettacoli fatti di canti e balli tribali che hanno più volte profanato l’altare della chiesa di Vicofaro;
  • Augusto Gozzoli

    gli atteggiamenti eretici di Don Biancalani che, pubblicamente, tramite i social network ha ringraziato Allah per aver portato in Italia gli immigrati musulmani che, grazie a lui, bivaccano, dormono e mangiano tra le panche e il tabernacolo che custodisce il santissimo Sacramento;

  • ricordiamo infine a Sua Eccellenza l’atteggiamento indulgente, privo di punizione e di correzione, tenuto da Don Biancalani nei confronti di ogni suo ospite che si sia reso responsabile di comportamenti illegali, incivili o immorali.

Chiediamo dunque a Sua Eccellenza reverendissima, di ascoltare la richiesta di giustizia proveniente dai fedeli della sua diocesi e dai cittadini di Vicofaro, di valutare il comportamento di Don Massimo Biancalani con saggezza e di agire con fermezza nell’interesse della Chiesa di Cristo, della sua dottrina e dei valori della civiltà che i cittadini pistoiesi vedono ogni giorno calpestati dagli ospiti di questo imbarazzante sacerdote sottoposto alla Sua autorità.
Con la speranza che lo Spirito Santo ispiri la sua decisione, affidiamo a Sua Eccellenza queste firme, certi di operare in difesa della Chiesa di Cristo e dei valori più profondi della civiltà Italica.

Porgo distinti saluti e un sincero augurio per la Sua attività pastorale.

Augusto Gozzoli.
Portavoce regionale del movimento politico “La Rete”

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